L’ufficio postale era già chiuso al pubblico ma all’interno erano ancora presenti gli impiegati, intenti a completare la giornata di lavoro. I due uomini, con il volto coperto con caschi da motociclista, sapevano che dopo la chiusura degli sportelli al pubblico i dipendenti avrebbero dovuto inserire i contanti all’interno della cassaforte del Postamat, per consentire i prelievi ai clienti. Ma, pur avendola studiata con cura, l’azione è avvenuta con qualche secondo di anticipo rispetto ai programmi dei malviventi, che non avevano previsto la pronta reazione degli impiegati. Il primo colpo dato con l’auto verso la vetrata ha fatto tremare il palazzo, ma i due lavoratori intenti a depositare il denaro sono stati velocissimi a richiudere la cassaforte, per poi correre al riparo. Pochi istanti dopo il secondo, fortissimo impatto, con l’auto letteralmente schiantata contro la vetrata. Ma la cassaforte era ormai chiusa, quindi ai rapinatori, non essendo riusciti ad entrare in tempo, non è rimasto altro che tentare la fuga, peraltro questa perfettamente riuscita, a bordo di un motorino lasciato a pochi metri di distanza proprio per scappare dopo la rapina. Nonostante il tempestivo arrivo dei Carabinieri della Compagnia di Pomezia, dei due uomini non è rimasta traccia.
USANO AUTO COME ARIETE PER RAPINARE IL BANCOPOSTA, MA VENGONO ANTICIPATI DAGLI IMPIEGATI: BANDITI IN FUGA E BOTTINO SALVO
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