Urla e schiamazzi in piena notte a Casal Bruciato: residenti sul piede di guerra e pronti aa scrivere al Comune di Roma
Non si riesce più a dormire a Casal Bruciato. Almeno secondo alcuni cittadini, che da diversi giorni vedrebbero una continua confusione provenire da sotto le loro finestre. Secondo i residenti, si tratterebbe in un problema diffuso che coinvolge giovanissimi e non, che in strada anche durante la notte si disinteresserebbero del quieto vivere e aprirebbero “vocioni” capaci d’infastidire numerosi civici della zona.
Voce alta e urla: a Casal Bruciato non si riesce più a dormire
L’ultima vicenda proprio questa notte, con un residente costretto a redarguire dalla finestra alcuni passanti che tenevano eccessivamente alto il proprio tono della voce. Un problema che ormai non è più isolato, come accade a via dei Cluniacensi. Anche stanotte qualcuno avrebbe urlato per la strada, con le maggiori indiziate che sarebbero delle adolescenti della zona e che probabilmente si erano incontrate con la comitiva nella zona del Parco di Aquilio Regolo.
Le segnalazioni sul disturbo notturno in questa zona di Roma
Sarà per la chiusura delle scuole e i ragazzi che, tranne in caso di Maturità, oggi possono godersi finalmente le vacanze. Un periodo dove viene concesso dalle famiglie di vedere gli amici anche la sera tardi, coi ragazzi che ovviamente guardano al divertimento e troppo spesso dimenticano le basi dell’educazione. Ecco allora che partono urla e schiamazzi: per i giovani un gioco, magari anche del tutto incoscienti del disturbo che recano alle famiglie, i lavoratori e soprattutto gli anziani del quartiere.
In una situazione di caos, s’infilano all’interno anche le litigate tra persone più adulte. Sempre ieri notte, diverse signore avrebbero litigato per le strade del quartiere in maniera molto energica. Dai rumori sentiti in tarda notte dagli stessi residenti, sembrerebbe che siano state rotte anche delle bottiglie di vetro (forse di birra) durante la litigata. Più di un abitante avrebbe perso la pazienza dietro questi episodi, promettendo anche sui social di scrivere al Comune di Roma se non si cambierà musica attorno a questo fenomeno.