Uccise la madre anziana e disabile a Passoscuro, nel Comune di Fiumicino: parte la raccolta fondi per le nipoti di Paola.
Farà discutere la nuova raccolta fondi lanciata a Passoscuro, soprattutto quando si trova in relazione a un fatto di omicidio. Eppure il quartiere davanti all’uccisione di una donna disabile da parte della figlia, a inizio maggio 2024, ha voluto vedere la situazione con interezza. All’interno della vicenda ci sono due persone oggettivamente innocenti, ovvero le due figlie dell’omicida e che oggi si trovano in difficoltà economiche per andare avanti.
La raccolta fondi lanciata a Passoscuro
Il caso fece clamore il 9 maggio, quando la figlia di 39 anni uccise la madre in un momento di raptus. La malattia dell’anziana donna fu un momento che cambiò la vita di tutta la famiglia, in un cognome che nella zona si era sempre distinto per i componenti che lo portavano: grandi lavoratori e sempre cordiali con gli altri cittadini.
Una situazione mutata con la malattia della signora anziana, che fin dal primo momento fu accudita dalla propria figlia. Proprio in questo frangente, la donna che l’assisteva è caduta in un duro momento di depressione: condizione di pressione che, nel tempo, avrebbe conseguito all’uccisione della madre in un momento di follia. 39enne che peraltro, prima dei drammatici fatti, era riconosciuta come un’onesta e precisa lavoratrice nella zona costiera di Fiumicino.
Le colpe della madre non devono ricadere sulle figlie
A lanciare la raccolta fondi è la signora Laura Argenti, che ben conosce la famiglia della signora Paola (la signora 66enne deceduta) e i problemi incorsi negli ultimi mesi, portando al tragico epilogo. La raccolta fondi, che oggi ha raccolto oltre 4 mila euro, servirà per pagare le spese legali legate a questa drammatica vicenda. Soprattutto, però, ad aiutare le figlie della 39enne, che oggi sono schiacciate da questo dramma familiare e vorrebbero provare a uscire da questo vortice che non hanno mai scelto di vivere. A questo link potrete contribuire alla raccolta fondi.