La truffa dello specchietto viaggia su via Laurentina, nel tratto tra Ardea e Roma, passando per Pomezia.
A segnalarcelo una lettrice che, nel giro di pochi giorni, è stata vittima ben ben tre volte del tentativo di truffa proprio riguardante lo specchietto dell’auto. La tecnica è sempre la stessa: una vettura proveniente dal senso opposto si avvicina al punto da sfiorare lo specchietto della vittima designata, si sente un rumore fortissimo, e il malcapitato di turno teme di aver fatto un danno, anche se sa che quasi sicuramente la colpa non è la sua. Ma dall’altra auto scende qualcuno che, dall’aspetto minaccioso e con fare più o meno prepotente chiede il pagamento in contanti del danno subito, mostrando lo specchietto frantumato (ma lo specchietto era già rotto in partenza) per evitare l’aumentare dell’assicurazione e problemi non meglio ben definiti.
Fortunatamente la donna, in tutte e tre le occasioni, ha avuto la prontezza di riflessi di capire di essere di fronte a dei malviventi.
“A me personalmente – racconta la lettrice, che vuole mettere in guardia eventuali altri malcapitati – è capitato tre volte sempre nello stesso tratto di via Laurentina, quello all’altezza di Trigoria, allo svincolo tra la strada che porta verso il Campus Biomedico e il Cimitero Laurentino”.
I truffatori sono sempre due, a bordo di auto vecchie e malmesse, si piccola cilindrata.
“La prima volta mi sono fermata, ma ho preso il cellulare dicendo che avrei chiamato mio marito poliziotto: nel sentire queste parole, i due sono scappati. La seconda volta, invece, mi hanno seguita strombazzando e lampeggiando sino alla piazzola del cimitero, poi, vedendo che non mi fermavo ma che volevo chiamare aiuto, mi hanno lasciata in pace”. E ieri mattina l’ultimo episodio. “Anche questa volta mi hanno seguita fino al solito cimitero, e io, per spaventarli, ho finto di fotografarli col cellulare. A quel punto hanno desistito con le loro richieste e si sono allontanati. Mi dispiace soltanto che, troppo presa a difendere me stessa su una strada così isolata e senza nessun pattugliamento delle forze dell’ordine, io non sia riuscita a prendere la targa di questi truffatori”.
Pare che questa storia si ripeta quasi quotidianamente. I malviventi scelgono le loro vittime adocchiando soprattutto donne o persone anziane che viaggiano da sole.
Si raccomanda gli automobilisti che percorrono questa strada di non fermarsi in situazioni analoghe a quelle raccontate dalla nostra lettrice ma, al contrario, di prestare aiuto chiamando le forze dell’ordine qualora si dovesse notare che qualcuno è invece caduto nella trappola dei truffatori.