Trasporti scolastici, a Pomezia – a pochi giorni dall’inizio delle lezioni – divampano le polemiche.
A contestare le novità annunciate dall’amministrazione Fucci diversi genitori. “Io vivo a Pratica di Mare, a ridosso dell’aeroporto – ha dichiarato la signora Tatiana – e parlo a nome di 19 famiglie che hanno i propri figli che frequentano le scuole elementari e medie a Pomezia: quest’anno si troveranno in grossa difficoltà, perché la linea 5 è stata soppressa e non ci sono scuolabus per Pomezia, ma solo per Torvaianica. Peccato che la comunicazione ci sia stata data solo dopo l’avvenuta iscrizione a scuola. Adesso noi genitori ci ritroviamo a dover decidere se andare al lavoro o se prendere ferie e permessi per poter accompagnare i nostri figli a lezione”. Non meno arrabbiati i genitori del Villaggio Laurentum . “Siamo una famiglia residente a Torvaianica, zona Villaggio Laurentum – ha raccontato Paolo Boldrini – e le nostre due figlie frequentano l’I.C. Enea, quest’anno rispettivamente la 3ª elementare e la 1ª media. Purtroppo mia moglie non ha la patente e comunque non potremmo permetterci il possesso di due auto, poiché siamo una famiglia monoreddito e io lavoro a Roma. Pertanto, il previsto inizio del servizio di scuolabus dopo 14 giorni dalla ripresa delle attività scolastiche creerà non pochi problemi, e credo di non essere il solo a farvi presente questa realtà. Significa dover andare a piedi, andata e ritorno, per un tragitto di circa 1 km a tratta, per 4 volte al giorno. Con due bambine di 9 e 12 anni non sarà certo una passeggiata”. Boldrini ha illustrato la sua situazione all’assessore Lorenzo Sbizzera attraverso una mail inviata al Comune di Pomezia. “La comunicazione apparsa sul sito del Comune – ha scritto Boldrini all’assessore – non chiarisce assolutamente se ci saranno modifiche a quanto inizialmente stabilito il 19 dicembre 2013 con delibera n. 73. Sinceramente, trovo che le modalità e i tempi decisi per questo rivoluzionamento del servizio siano del tutto fuori luogo. In questa maniera state ovviamente creando molte difficoltà a tutti coloro che utilizzano il servizio di scuolabus, per le prime due settimane di scuola. Sapete bene, anche, che non ci sono reali alternative praticabili, in quanto gli orari del servizio Cotral, per non parlare del trasporto comunale (Troiani), non consentono di utilizzare validamente questi mezzi.
Sarebbe stato sicuramente più proficuo e razionale valutare con più tempo e attenzione tutte le problematiche di un servizio così utile e importante, rinviando magari al prossimo anno l’attuazione di questa sedicente ‘ottimizzazione’”. Rapida la replica dell’assessore Sbizzera. “Comprendo il disagio relativo al fatto che per le prime due settimane non sarà possibile usufruire del servizio – ha risposto l’assessore – ma non abbiamo potuto fare altrimenti. Il servizio non è gestito direttamente dal Comune di Pomezia, ma è dato in appalto ad una ditta esterna. Il precedente contratto era scaduto, quindi è stato necessario (attendere un altro anno sarebbe stato impossibile) procedere ad una nuova gara d’appalto. Si è arrivati a questa data perché abbiamo dovuto attendere i normali tempi di espletamento della gara”. Risposta che non ha soddisfatto il cittadino. “Ringrazio per la celere risposta, che in ogni caso non dà nessuna soluzione alle problematiche da me evidenziate e che, ripeto, sono sicuro essere comuni a molte famiglie – ha spiegato Boldrin – Tra l’altro, nella risposta ad una mia precedente mail, inviata un mese fa, mi era stata ipotizzata la possibilità di varianti ai percorsi stabiliti nella delibera già citata, indipendentemente dall’esito della gara d’appalto e delle proposte avanzate dalle Imprese partecipanti, in modo da poter valutare se usufruire o meno del servizio. Della conferma o meno dei percorsi non c’è la minima traccia nello scarno comunicato del Comune. Ripeto all’assessore che, a mio parere, non sempre bisogna preoccuparsi solo della quadratura dei bilanci, se questo può creare disagi ai cittadini che, purtroppo, in questo Comune non si hanno neanche valide alternative”.