Erano molto conosciuti in zona, i due fratelli morti ieri a causa della caduta di un albero a Tor San Lorenzo. Mohammed e Mahmoud Fouad, di 55 e 45 anni, vivevano nel Comune di Anzio, a Lavinio, e avevano un negozio di frutta e verdura da circa 15 a Roma, ma fino a poco tempo fa il più giovane, da tutti soprannominato Mimmo, lavorava in una fraschetta all’Outlet di Castel Romano. Benvoluti da tutti, erano entrambi sposati. La moglie di Mahmoud è l’infermiera rimasta gravemente ferita: la donna si trova all’ospedale San Camillo di Roma, lo stesso nosocomio dove si stava recando per andare a lavorare ieri mattina prima del terribile incidente che ha distrutto due famiglie. Il fratello più grande aveva 2 figli, mentre Mahmoud una figlia.
Oggi verrà effettuata l’autopsia sui corpi delle vittime presso l’Istituto di Medicina Legale di Tor Vergata.
Adesso si cerca di capire quali possano essere non solo le cause, ma anche le responsabilità di quanto accaduto. Per farlo, i magistrati della Procura di Velletri hanno iscritto nel registro degli indagati il proprietario del terreno su cui si trovava l’albero, mentre il Pubblico Ministero Giuseppe Strangio ha incaricato un agronomo di fare accertamenti per appurare le condizioni in cui si trovava l’albero al momento della caduta, per verificare se le radici fossero malate.