Un quarantottenne di Latina è stato denunciato da una donna, l’ex compagna, nelle scorse settimane perché pare non si rassegnasse alla fine della loro relazione. Secondo quanto sostenuto dalla donna, il comportamento dell’uomo è stato una escalation di condotte persecutorie e controllanti. Per questo, nei primi giorni del mese scorso, ha deciso di recarsi in Questura per esporre i fatti e redigere formare querela.
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Oltre alle telefonate, pedinamenti e appostamenti
Il latinense, avrebbe pedinato la donna, le avrebbe controllato il telefono e, secondo quanto ipotizzato dal magistrato, si sarebbe appostato nei luoghi frequentati dalla ex. La parte offesa, una straniera che lavora come badante presso il capoluogo pontino, ha raccontato che in un solo giorno ha ricevuto un centinaio di chiamate anonime. Secondo le prime indagini, le telefonate sarebbero partite da un numero riconducibile al soggetto in questione. Il disagio psicologico della badante è cosi aumentato a tal punto che si è dovuta trasferire per qualche tempo da una amica al fine di sfuggire agli atti vessatori. Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Latina ha quindi emesso un provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento notificato nei giorni scorsi. Questo sulla base degli accertamenti svolti dagli agenti coordinati dal Pubblico Ministero, dottor Marco Giancristofaro, titolare del procedimento. Inoltre l’uomo avrebbe anche minacciato diversi atti di autolesionismo presso la vittima, in un caso anche annunciando che se non fosse tornata da lui si sarebbe suicidato. Nei prossimi giorni il presunto stalker sarà ascoltato dal Gip per l’interrogatorio di garanzia al fine di offrire la sua versione dei fatti.
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Nel giugno scorso un altro caso simile a Latina
A giugno scorso, un 58enne residente a Latina è stato arrestato per stalking, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, un impiegato incensurato, avrebbe posto in essere una serie di condotte persecutorie nei confronti di una 46enne. La denuncia è scattata perché da qualche tempo l’uomo avrebbe cambiato atteggiamento, perseguitando la donna con continui appostamenti e, anche in questo caso, centinaia di telefonate al giorno. Intercettato dagli agenti, avrebbe reagito violentemente nei loro confronti.