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TOR SAN LORENZO SEMPRE PIU’ IN MANO ALLA MALAVITA: SEQUELA DI FURTI

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Sequela di furti a Tor San Lorenzo, dove ormai la malavita imperversa, malgrado gli sforzi dei militari della locale stazione.

Arriva l’accorato appello di Barbara Iacoangeli,  residente in Tor San Lorenzo che in una lettera aperta alle autorità descrive una situazione ormai insostenibile tanto da far dare alla sua lettera il titolo “a Tor San Lorenzo viviamo sotto assedio” ovviamente della delinquenza.

Ormai quella che era una tranquilla frazione del comune di Ardea è diventata una zona in mano ai ladri, questo dovuto anche per il proliferare di campi rom e palazzi occupati abusivamente dagli stessi.”

Questa notte dei malviventi presumibilmente dell’est Europa hanno asportato da diverse serre cavi elettrici per ricavarne rame facendo danni  per una cinquantina di mila  euro. I malviventi sono entrati nelle serra di una azienda agricola sita nella zona tra via dei Casali di Tor San Lorenzo e via Campo di Carne a pochi metri dal giardino della “Landriana”, un’azienda  che produce fiori di prima qualità distruggendo le canaline nelle quali erano posati i fili elettrici.

Forse disturbati da qualche cane, hanno abbandonato in loco un ultimo fascio di cavi tagliati a misura e pronti per essere portati via, oltre ad aver rovinato una buona quantità di piante. L’azienda in questione, una delle tante che insistono in quella zona, è quella dei fratelli Guadagno una delle primarie aziende florovivaistiche del territorio che invia fiori anche in nazioni nel nord Europa.

“Solo in quest’ultimo mese –  dice il fratello maggiore – abbiamo subito tre furti per svariati decine di mila euro, non è più possibile continuare a subire questo stillicidio, abbiamo – continua l’imprenditore – per un periodo  stipulato con una società di vigilanza un contratto per avere a disposizione notturna una guardia giurata, purtroppo i costi non ce lo permettono più, specialmente in un momento di crisi generale e il mio settore ne risente maggiormente. Ci hanno sfondato le porte dei capannoni, asportato stigliature di alluminio, ferro, compressori e tentato di rubarci anche i mezzi meccanici come trattori, compressori e quant’altro di attrezzatura occorre per mandare avanti le serre.

Stiamo tirando avanti il più possibile –  continua il responsabile dell’azienda –  per non licenziare nessuno delle nostre maestranze, ma se continua così per colpa della malavita di zona dobbiamo abbandonare. Ormai viviamo nell’angoscia anche quando stiamo dentro casa pur avendo i sistemi di allarme anche perché un pronto intervento non sarebbe rapido. Purtroppo mio malgrado qualche volta i nostri reclami restano inascoltati dalle forze dell’ordine.”

Luigi Centore

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