Aveva trovato rifugio a Tor San Lorenzo, il pericoloso pluripregiudicato affiliato al clan camorristico dei Mazzarella, “scomparso” ormai da due anni e catturato ieri sera dagli investigatori della Squadra Mobile. Napoletano, 41 anni, soprannominato “Pierino” e latitante dal gennaio 2010, l’uomo era ricercato a seguito di un ordine di esecuzione per una pena di 22 anni di reclusione per omicidio. E’ stato rintracciato dagli agenti della Squadra Mobile, diretta dal dr. Vittorio Rizzi, nella tarda serata di ieri a Tor San Lorenzo, all’interno di una villetta dove aveva trovato rifugio. Gli agenti della Squadra Mobile, dopo un’intensa attività di indagine condotta con gli investigatori del Servizio Centrale Operativo e del Commissariato di Civitavecchia, sono riusciti a rintracciare il nascondiglio del latitante. Vistosi braccato dagli agenti, P.M. ha tentato di disfarsi di una pistola semiautomatica con matricola abrasa gettandola all’interno del giardino antistante alla sua abitazione. Al momento dell’irruzione nel covo, l’uomo era in procinto di lasciare il suo rifugio.
Nel corso della perquisizione gli investigatori della Squadra Mobile hanno rinvenuto all’interno di un borsello circa 20.000 euro in contanti ed alcune dosi di droga. L’uomo è stato inoltre trovato in possesso di carta d’identità e patente di guida falsi. Il camorrista, che si era trasferito nella Capitale da alcuni anni, aveva continuato i suoi illeciti affari, che riguardavano soprattutto il traffico di droga. In passato è stato affiliato al clan Giuliano, ma è ritenuto al momento affiliato al clan Mazzarella. Il pluripregiudicato è ritenuto l’autore dell’omicidio di Antonio Mosca avvenuto a Napoli nell’aprile del 1997. Mosca fu ucciso in un garage di Poggioreale. L’arma sequestrata sarà adesso affidata ai tecnici della Scientifica per gli esami balistici atti ad accertare l’eventuale coinvolgimento dell’arma in episodi delittuosi.