Più che la festa del Santo Patrono quella di Tor San Lorenzo sembra la festa della discordia. Sono in tanti, infatti, a lamentarsi dei disagi provocati in questi giorni, a partire dal blocco del tratto di via Laurentina all’altezza dell’ingresso principale della Nuova California. L’interruzione stradale comporta agli automobilisti un giro vizioso che li costringe a passare dalla litoranea, che in questo periodo presenta un traffico notevole. Nel consiglio comunale di ieri il consigliere Antonello Magliacca ha anche manifestato le sue rimostranze nei confronti dell’assessore e del dirigente del settore turismo per il disagio che tale festa arreca agli abitanti, segnalando che tali fastidi non vengono neanche giustamente compensati economicamente, dal momento che, secondo Magliacca, nelle casse comunali non sarebbe entrata la corretta cifra che una così vasta occupazione di suolo pubblico avrebbe dovuto produrre. “Per fare chiarezza su questo – ha precisato il consigliere – presenterò una relazione alla Corte dei Conti”. Magliacca ha proseguito facendo osservare che, tra l’altro, la festa è stata organizzata da un’associazione Onlus e non dalla parrocchia, tant’è vero che non ci sarà neppure la classica processione, trasformando in un’occasione commerciale quella che sarebbe dovuta essere una ricorrenza religiosa. Qualche giorno prima anche La Destra aveva manifestato pubblicamente con un comunicato il suo disappunto per il danno che portano le bancarelle installate lungo il viale ai negozianti del posto.
Intanto, già da questa mattina diverse bancarelle avevano già iniziato la vendita, causando disagi alla circolazione automobilistica ed ai pedoni, costretti a transitare lungo la strada, avendo le stesse occupato anche il marciapiede. Ma dai bene informati sembra che questo comunque sia l’ultima volta che la festa si terrà su Viale Tor San Lorenzo, perché dall’anno prossimo si dovrebbe svolgere sui terreni lasciati al Comune dalla società che costruirà gli oltre novantamila metri cubi tra viale Tor San Lorenzo e via di Campo di Carne.
Luigi Centore