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Tor San Lorenzo: adunate, incontri e primi bilanci

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Dopo l’incontro avvenuto il 27 febbraio tra cittadini e sindaco si cercano i primi riscontri. Dalla scorsa riunione piccoli passi che ci fanno ben sperare, al momento. Il sindaco ci informa che il dirigente dell’area tecnica ha firmato la variante per riprendere i lavori di riqualificazione del territorio e che, inoltre, saranno stanziati 100.000 euro in più del previsto.

Intanto si sta cominciando a lavorare per lo spostamento del punto di informazioni turistiche da Largo Genova a Tor San Lorenzo, per via di sistemazioni di utenza si aspetta il rientro dell’assessore Iotti.

Per quanto riguarda la vendita e il consumo in aree pubbliche di alcolici nelle zone a rischio è stata elaborata dal comando della polizia locale l’ordinanza di divieto, a breve in vigore, previa firma del sindaco e tempi burocratici.

Il pattugliamento misto resta un punto da sistemare, in quanto risulta difficile l’accorpamento di organi differenti, ma ci si sta lavorando.  Al momento le pattuglie a piedi sono di soli carabinieri e la caserma ha posticipato la chiusura alle 22, inoltre, è stata disposta una volante operativa tutta la notte sul nostro territorio, tanto è vero che domenica notte è stata la stessa ad intervenire ad Anzio e non viceversa, come accadeva prima.

I controlli alle attività straniere, compresi gli autolavaggi, sono stati eseguiti, ma tutto è risultato in regola, intanto si effettueranno, nei limiti imposti dalla legge, verifiche su affitti abusivi e sarà posta maggiore attenzione alle richieste di residenza.

E i cittadini cosa colgono di tangibile da tutto ciò? Al primo impatto, ci si rende subito conto della maggiore presenza delle forze dell’ordine, di posti di blocco e della cooperazione dei cittadini; un episodio significativo è quello di un venditore abusivo davanti ad un supermercato fermato, mentre tentava la fuga, anche grazie alla collaborazione di un cittadino, agente penitenziario fuori servizio, lanciatosi senza esitazione all’inseguimento. L’illegalità per troppo tempo è stata vissuta come una specie di flagello naturale da accettare con fatalistica rassegnazione, complice forse l’immobilismo politico che ha degradato le coscienze e ha creato esasperazione e frustrazione. Si è ritornati a credere nella democrazia? Che i cittadini ritornino ad essere il motore della comunità e non marionette passive ed inconsapevoli nelle mani di un potere superiore, o creduto tale. Ulteriori risposte da parte dell’amministrazione sono attese in tempi rapidi, la vera sfida sta proprio nel cambiare modus operandi, oltre che formae mentis. I cittadini non possono essere aggirati con palliativi e sono pronti a lottare per ottenere i risultati loro promessi. Lo dimostra la perseveranza del “presidio” in piazza delle ultime due settimane, che non accenna a cessare. Intanto le telecamere al Patio hanno ripreso a funzionare, sebbene non si sappia se siano monitorate o meno.

Il valore della democrazia, dunque, va rispolverato un po’ , lo richiedono i tempi, ed è qualcosa che va molto oltre la nostra comunità. Tutto questo fermento popolare, le adunate, i cortei, sono i mezzi  che abbiamo noi cittadini a disposizione per mettere “alle strette” chi di dovere e smuovere un po’ le acque stagnanti da cui da troppo tempo ci lasciamo trasportare. La lotta non deve restare prerogativa di una ristretta cerchia di “combattenti”, ma deve coinvolgere il maggior numero di persone, e per questo, i “cittadini della piazza” tengono a precisare di essere  estranei alle associazioni e ai vari comitati e,  tanto più ai  partiti, e  tutti hanno il diritto e “dovere” di partecipare, ingrandendo così la comunità attiva.

A gran voce i cittadini chiedono che la sessione di incontri col sindaco vada anticipata al 6 marzo, anziché al 13, affinché si continui sulla via intrapresa, senza inutili pause.

E ,intanto, la sera in piazza si vedono i primi bambini giocare serenamente dopo tanto tempo… semplicemente liberi. “I cittadini della piazza” stanno organizzando una festa per celebrare lo spazio pubblico, hanno ripulito le aiuole e intendono piantare fiori, invitando tutta la comunità a partecipare e, magari, a contribuire con un piccolo gesto, che sia una piantina colorata o ,soltanto, la semplice presenza.

Maria Virelli

 

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