Nelle ultime ore non si parla d’altro: tutti e cinque i passeggeri del Titan sono statti dichiarati ufficialmente morti dalla Guardia Costiera USA. I dubbi sono tanti, ma ormai le ricerche hanno prodotto dei risultati chiari. Il sottomarino sarebbe imploso dopo poche ore dall’immersione. Adesso è bufera su OceansGate e i mancati controlli di sicurezza, ecco cos’è successo davvero.
Cos’è successo davvero al Titan
Dopo giorni di ricerche e una speranza che si faceva sempre più sottile, è arrivata la tragica notizia: tutti e cinque i passeggeri sono stati dichiarati morti. Il sommergibile era molto piccolo e conteneva al massimo quattro persone più il capitano, una volta iniziata la spedizione è stato necessario spegnere tutte le luci per ben due ore e mezza di discesa in profondità. La Marina Militare collegata con il Titan ha avvertito dopo pochissimo tempo dei rumori strani e delle interferenze, tutti compatibili con un’implosione. Queste rivelazioni sono state possibili grazie ad un sistema di rilevamento acustico top secret e il cui nome non può essere rivelato per questioni di sicurezza nazionale.
La rilevazione acustica e il ritrovamento dei rottami
Un alto dirigente della Marina statunitense ha rilasciato alcune dichiarazioni al Wall Street Journal, che ha subito riportato la notizia. Ha dichiarato: “La Marina degli Stati Uniti ha condotto un’analisi dei dati acustici e ha rilevato un’anomalia coerente con un’implosione o un’esplosione nelle vicinanze generali di dove stava operando il sommergibile Titan quando le comunicazioni sono state interrotte”. L’informazione è stata trasmessa immediatamente e le ricerche disperate sono andate avanti, ininterrottamente, per giorni interi. Proprio ieri, sono stati ritrovati i rottami del sottomarino di OceanGate proprio vicino al relitto del Titanic, a circa 3 mila chilometri sotto al mare.
Come sono morti i passeggeri?
Gli accertamenti su come sono morti i cinque passeggeri sono ancora in corso. La US Army ha accertato i ritrovamenti dei rottami sul fondale: il telaio del batiscafo e la sua parte posteriore sono stati rinvenuti proprio vicino alla prua del Titanic. Secondo le ultime dichiarazioni degli esperti, il veicolo sarebbe imploso quasi istantaneamente, appena raggiunte ‘profondità critiche‘. Quali sono le motivazioni? Nei documenti ufficiali, per adesso, la causa è “Una catastrofica perdita di pressione“. Adesso Ocean Gate è al centro del mirino e delle ciritche, in molti sostengono: “Era una missione suicida e loro lo sapevano”. Infatti, pare che il Titan non fosse stato verificato né certificato da alcun ente competente in materia di sicurezza subacquea. In questo tragico incidente hanno perso la vita: l’ amministratore delegato di OceanGate Stockton Rush, il miliardario britannico Hamish Harding, il francese Paul-Henry Nargeolet, l’uomo d’affari pachistano Shahzada e suo figlio di 19 anni Suleman Dawood. Ecco il triste annuncio della compagnia di spedizioni:
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