Green Pass: non c’è giornale, televisione, ministro o domanda che non contenga queste due parole. Come tutti sanno ad oggi il certificato verde è obbligatorio per tutti i lavoratori, sia del settore pubblico che privato, previa sospensione.
Il ministero della Salute oggi, 24 settembre, ha inviato la circolare contenente le nuove regole; uno dei punti più importanti del decreto, però, riguarda la tipologia di “tampone” valido per ottenere il Green Pass.
Ricordiamo infatti che vaccinarsi non è l’unica possibilità per avere il certificato verde: si può ricevere anche previa guarigione o tampone. Ma che tipo di tampone? I test salivari sono validi, quelli antigienici no.
Green Pass: quali tamponi sono validi per ottenerlo? Il punto sui test salivari
“I test antigienici su matrice salivare sono al momento esclusi dall’elenco comune europeo dei test antigienici rapidi validi per ottenere la Certificazione verde Covid-19” si legge nella circolare. Questo perché sembra che, secondo i dati attualmente disponibili, non raggiungano i livelli minimi accettabili di sensibilità e specificità.
Quanto ai molecolari, almeno per il momento, potranno essere utilizzati in alternativa ai tamponi oro-nasofaringei ma solo in alcune circostanze:
- Screening tra i bambini in ambito scolastico
- Anziani nelle Rsa
- Disabili
- Operatori sanitari
Test molecolari e test antigienici: le differenze
La differenza sostanziale tra il test salivare molecolare e l’antigienico è che il primo è effettuabile solo in laboratorio – attraverso la “Pcr” – e per ottenere il risultato bisogna attendere almeno un giorno. Per quanto riguarda i test antigienici invece rilevano solo le proteine di superficie del Covid nella saliva e il risultato si ottiene in circa dieci minuti.