Roma. La questione del termovalorizzatore – alias inceneritore – di Roma incalza, e per la sua realizzazione c’è solamente un pugno di imprese che a quanto pare avrebbero presentato ufficialmente una manifestazione di interesse per la progettazione, la costruzione e la gestione dell’impianto. Parliamo di un progetto che, ad ogni modo, sarà guidato da Acea Ambiente, la partecipata di Acea, azienda di proprietà di Roma Capitale per il 51%.
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L’inizio dei lavori per il termovalorizzatore di Roma
Proprio nella giornata di ieri, sono scaduti i termini per poter presentare le proposte ed entro la settimana si dovrà costituire anche una commissione di valutazione tecnica ed economica del progetto tanto agognato e sofferto. Su questo fronte, il lavoro degli esperti avrà una durata complessiva di 60 giorni e solamente all’indomani di ciò sarà formulato un parere a sua volta propedeutico per la gara di realizzazione e affidamento del termovalorizzatore di Roma. Se le tempistiche non sfuggiranno di mano durante questa fase delicata, allora il bando di gara dovrebbe essere pubblicato il primo agosto 2023, con l’apertura dei cantieri prevista entro luglio 2024. Successivamente, l’avviamento definitivo dell’impianto sarà fissato per un periodo di tempo che si stima si anteriore all’estatedel 2026, per un totale di due anni di lavori.
Gualtieri: “Tappa fondamentale per il termovalorizzatore”
Come ci ha tenuto a spiegare il sindaco Gualtieri: “Alla conclusione dei lavori della commissione e sulla base del suo esame predisporremo il bando di gara, nel quale potranno essere introdotti eventuali elementi migliorativi. A breve sarà inoltre nominato l’Osservatorio indipendente e il suo Comitato tecnico-scientifico che avranno l’obiettivo di monitorare l’impatto ambientale degli impianti e dell’attuazione del Piano”, queste le parole del primo cittadino di Roma, il quale ha poi aggiunto che quella di ieri è stata ”un’altra tappa importante per la realizzazione di un impianto decisivo per la chiusura del ciclo dei rifiuti e la soluzione definitiva di un problema che si trascina da troppi anni”.