Tari (tassa sui rifiuti) in scadenza, ma dei bollettini non c’è ancora traccia. A tre giorni dal limite fissato per il pagamento dell’imposta comunale, sono migliaia i cittadini di Pomezia che non hanno ancora ricevuto il bollettino precompilato con l’importo da versare. “Stamattina – ha segnalato un lettore – sbirciando sulla home page del comune di Pomezia mi sono incappato in questo breve e “minaccioso” comunicato: “L‘OMESSO, TARDIVO o PARZIALE VERSAMENTO della TASI e dell’IMU dovute alle scadenze previste comporta l’applicazione della sanzione pecuniaria nella misura del 30% degli importi non versati o versati in ritardo. Il contribuente può evitare l’applicazione integrale della sanzione mediante lo strumento del ravvedimento operoso, attraverso il versamento spontaneo di: imposta dovuta e non versata, sanzione amministrativa nella misura ridotta e interessi legali maturati”. Ci sarà un “ravvedimento oneroso” con sanzione anche per i ritardi sul pagamento della Tari? Vorrei far notare che il Comune (e coloro che lo rappresentano : impiegati e pubblico ufficiali) aveva affermato che la Tari ( tassa sui rifiuti) sarebbe stata spedita direttamente per posta. Ad oggi nelle cassette postali non ne troviamo traccia anche se la stessa scade lunedì 30 giugno prossimo venturo. Ma il ravvedimento operoso riguarderà anche il Comune di Pomezia, essendo lo stesso inadempiente nei confronti dei propri concittadini?”. Un altro cittadino segnala di aver scritto al Comune che, attraverso il Settore VI Servizi Finanziari- Ufficio Tributi, ieri ha risposto così: “Gentile contribuente, i bollettini tari sono in spedizione, pertanto, qualora non dovesse riceverli entro il 30 giugno 2014,(scadenza fissata per la prima rata semestrale) potrà recarsi presso l’Ufficio Tributi del Comune di Pomezia per richiederne una copia. Cordiali saluti”. “Ormai – ha commentato il cittadino – siamo tanto sudditi da dover pagare tasse senza nemmeno essere raggiunti da bollettini, informative che in un paese civile sarebbero naturalmente dovute alla popolazione. Spero che possiate “denunciare” all’opinione pubblica questa cosa che non so definire se sia più buffa od oltraggiosa!”.
Abbiamo provato a chiedere agli uffici preposti una risposta ufficiale, che però non ci è stata fornita. Ufficiosamente abbiamo saputo che non dovrebbero esserci sanzioni almeno per i primi 15 giorni successivi alla data di scadenza del pagamento, proprio per i ritardi sulle consegne. Ma, non avendo certezza di questo, consigliamo a chi può di recarsi in Comune a ritirare il proprio bollettino…
Giuseppe Marrone