Carabinieri controllano un maneggio in zona Selva Nera a Roma: trovati lavoratori stranieri senza permesso di soggiorno
Nuova storia di sfruttamento sul lavoro a Roma. Questa volta all’interno dei maneggi presenti nella Città Eterna, dove alcune realtà sfruttavano manodopera straniera per contenere i costi di bilancio. Nei controlli effettuati da Carabinieri, sono stati trovati cittadini extracomunitari e irregolari sul suolo italiano, che senza documenti e altre tutele prestavano servizio presso le attività ippiche del territorio romano.
L’episodio legato agli stranieri irregolari a Roma
L’operazione dei Carabinieri è stata condotta nella zona di Casalotti, dove i militari hanno eseguito molteplici sopralluoghi presso i maneggi del quartiere. Numerose segnalazioni avevano fatto accendere i riflettori sulla manodopera di queste realtà, suggerendo come i lavoratori stranieri fossero irregolari e malpagati. Una situazione che, compiuto il controllo dell’Arma, si è rivelata veritiera e anche più gravosa delle segnalazioni.
La condizione dei lavoratori stranieri
I monitoraggi sono stati svolti presso numerosi maneggi nel quadrante di Selva Nera, dove le irregolarità dei dipendenti sono risultate molteplici. All’interno di un’attività, che svolgeva le funzioni di maneggio e circolo ippico nella zona, è stato trovato un lavoratore con documentazioni gravemente irregolari: l’uomo non aveva il permesso di soggiorno, che di fatto lo rendeva irregolare in Italia. Inoltre, la persona non era stata formata allo svolgimento della propria mansione, oltre ai rischi che poteva incorrere con un incidente sul lavoro.
Le sanzioni verso l’associazione sportiva
La struttura era gestita da un’associazione sportiva, attiva all’interno del mondo ippico romano e italiano. Responsabile delle diverse negligenze e assenza di controlli, è risultato essere il Presidente della stessa realtà. L’uomo è stato denunciato da Carabinieri, con l’accusa di aver assunto l’irregolare e soprattutto non aver formato la persona davanti ai rischi derivanti dal proprio mestiere. Inoltre è stata elevata una pena pecuniaria, con i militari che hanno elevato una multa alla struttura di quasi 5 mila euro.