In quattro sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio colposo e lesioni colpose. La decisione è arrivata dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Velletri, Giuseppe Boccarrato, a seguito della morte, il 16 gennaio del 2021, di cinque donne ospiti a “Villa dei Diamanti” casa per anziani di Lanuvio. Le donne morirono a causa delle esalazioni di monossido di carbonio.
La decisione del giudice
Il Gup non ha fatto altro che accogliere la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pubblico ministero Giuseppe Travaglini. Una decisione che vedrà salire sul banco degli imputati dipendenti e responsabili della struttura sanitaria.
Le responsabilità dei 4 indagati nascerebbero dall’installazione di una caldaia da interno all’esterno della struttura, senza collaudo né certificazione o manutenzione. Tutti una serie di accorgimenti necessari che avrebbero portato ad una produzione eccessiva di monossido di carbonio che veniva scaricato in prossimità di una finestra, a causa della quale ci sono stati “morti e feriti per intossicazione” ha specificato il pubblico ministero nella sua richiesta.
Fissata la prima udienza
Il giudice nel pronunciarsi con un rinvio a giudizio ha anche fissato la prima udienza utile nella quale i quattro indagati saranno chiamati a rispondere dei reati di omicidio colposo e lesioni colpose, dovranno comparire in aula il prossimo 10 maggio.
L’avvocato della difesa, Daniele Bocciolini, ha dichiarato che il rinvio a giudizio era atteso, seppure ritenendo che la responsabilità sembra sia da attribuire “al tecnico. D’altro canto anche la Procura aveva sottolineato che la responsabilità è da ricondurre a una causa tecnica”.