Iniziano questa mattina i lavori di sistemazione stradale di via Palermo e Via Bracciano alla Nuova Florida, oltre che in altre strade del territorio, sotto la direzione dei lavori del geometra Giancarlo De Angelis, ex assessore della giunta Eufemi. Ma già da giorni sono iniziate le telefonate di questo o quel consigliere – attuale od ex – per prendersene i meriti. Le opere che verranno realizzate nelle future settimane sono quelle messe in cantiere diversi mesi fa perché le strade erano impraticabili: l’aver spacciato per propria iniziativa tali lavori ed averli “venduti” in cambio di voti non è certo stata una mossa corretta, così come non lo è quanto sta accadendo ora, con consiglieri che stanno telefonando a questo o quel conoscente per ricordargli che grazie a lui i lavori sono partiti. Nulla di più falso: le opere pubbliche non vengono eseguite perché volute da questo o quel consigliere, sia di questa che della passata amministrazione. Va ricordato come, specialmente per via Palermo, gli abitanti della strada, capeggiati dalla professoressa Vultaggio, si siano recati per mesi in processione dal dirigente ai lavori pubblici Antonello Rocca, che dopo un accurato sopralluogo aveva messo in atto la gara d’appalto che ha portato, oggi, alla sistemazione di una strada distrutta dall’alluvione del 2005, con danni appurati alle abitazioni per decine di migliaia di euro. In quella triste occasione l’allora sindaco Carlo Eufemi assicurò l’intervento, che viene finalmente realizzato. Stessa situazione per via Bracciano, per la quale un giovane medico legale, Enrica Tumino, ha più volte segnalato l’impraticabilità della strada, facendo notare che vi erano due persone disabili praticamente prigioniere in casa, dal momento che non potevano più uscire con la sedia a rotelle a causa delle buche.
Da qualche giorno anche in via Bracciano gli abitanti ricevono telefonate dai politici che cercano di attribuirsi meriti che non hanno, facendo passare per favore un dovere dell’Amministrazione ed un diritto dei cittadini contribuenti del Comune. Senza contare che i favori non si pagano. Ma se i cittadini pagano le tasse, che favore è?
Luigi Centore