Trenitalia ha comunicato che ci sarà uno stop dei treni, da Roma a Velletri, dal 23 luglio al 4 settembre 2022. Il motivo di quest’interruzione è per poter consentire i lavori di potenziamento infrastrutturale che, però, porteranno disagi ai viaggiatori delle tratte Ciampino-Velletri, Ciampino-Albano e Ciampino-Frascati.
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Stop dei treni: le soluzioni
Ferrovie dello Stato comunica che, per consentire al Gestore dell’Infrastruttura degli interventi sulla linea FL4, la circolazione ferroviaria sarà interrotta in alcuni punti. Per non creare un ulteriore disagio ai viaggiatori, agli studenti, ai lavoratori pendolari e a chiunque debba muoversi con il treno, saranno messi a disposizioni dei bus sostitutivi. Il servizio dei bus sostitutivi sarà effettuato con bus Gran Turismo da 50 posti (12 metri di lunghezza ca) tra le suddette stazioni.
Nel dettaglio, saranno istituite le seguenti tratte per i bus:
• Ciampino – Albano Laziale con tutte le fermate intermedie;
• Ciampino – Frascati;
• Ciampino – Velletri con tutte le fermate intermedie.
Stop dei treni: la rabbia dei pendolari
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Sempre peggio“. Questa frase, questo pensiero, accomuna tutti quei pendolari che dopo esser venuti a conoscenza delle interruzioni ferroviarie comunicate da Trenitalia, hanno pensato a quelle che sarebbero per loro le conseguenze. “
E chi ha pagato l’abbonamento annuale?” La rabbia dei pendolari nasce, soprattutto, dalle condizioni in cui viaggiano ogni volta nonostante paghino regolarmente un servizio per loro fondamentale e che dovrebbe essere, non proprio all’avanguardia ma in contemporanea con l’annata. Infatti, molti lamentano la lentezza dei treni che per compiere 30 semplici km finiscono per impiegare anche più di un’ora; ora a cui sono disposti a rinunciare pur di non prendere la macchina il cui rifornimento è risalito notevolmente raggiungendo di nuovo i due euro al litro. “Niente treni… Niente metro…
Benzina alle stelle… E obbligati a prendere la macchina…” Ciò in cui tutti quanti sperano è il poter veder conclusi i lavori, la vita tornare alla più solita normalità. “
Un incubo. Speriamo almeno che questo potenziamento delle infrastrutture porti dei miglioramenti“