Le parole sono un conto, i fatti un altro. Questa è la regola aurea di qualsiasi progetto, piccolo o grande che sia. E quello dello nuovo stadio di Pietralata, sicuramente entra nella seconda categoria. Inoltre, c’è da dire che un passo avanti nel lungo tragitto – spesso impervio – che porta dalle parole ai fatti, sembra essere stato fatto, nonostante i pessimismi dilaganti: nelle ultime ore, infatti, c’è stata la consegna ufficiale del progetto di fattibilità al comune da parte della Roma per il suo nuovo stadio.
La consegna del progetto di fattibilità
Ecco che nella giornata di oggi, allora, si può affermare a buon diritto che il percorso che porterà alla sua realizzazione è ufficialmente iniziato e sembra avere come obiettivo la disputa della prima partita ufficiale nel 2027, proprio quando il club giallorosso compirà 100 anni.
Ma cos’è lo studio di fattibilità? Si tratta di una mossa preventiva che analizza tutti gli aspetti che hanno fatto scegliere alla società quell’area per costruire lo stadio – necessario sottolineare che, in questo caso, la sua consegna non è stata accompagnata dal progetto dell’impianto stesso – e dunque uno step fondamentale per poter procedere oltre.
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L’iter da seguire per la realizzazione del nuovo stadio di Pietralata
Dopo la consegna, l’amministrazione dovrà visionare attentamente le carte e convocare in via preliminare la Conferenza dei Servizi, dando nel frattempo all’opera l’indispensabile requisito del Pubblico Interesse, secondo quanto prevede la Legge sugli Stadi.
Successivamente, la Conferenza dei Servizi, poi, dovrà dare il via libera definitivo, a cui seguirà il permesso definitivo a costruire. In sintesi: se tutto andrà bene, allora entro la fine del 2024 si potrà mettere la prima pietra per la costruzione del nuovo stadio di Pietralata. Stando alle prospettiva, sarà un impianto tecnologico, avanzato e, soprattutto, a zero impatto ambientale.
Nel progetto presenti anche 3.000 alberi
Tra le tante cose messe in progetto, la Roma ha già previsto, ad esempio, di piantare tremila alberi nell’area interessata, che aiuteranno a eliminare qualsiasi residuo di impatto acustico. L’obiettivo è quindi quello di mantenere all’interno il rumore tipico di uno stadio, mentre fuori non far trapelare quasi nulla, e tutto a beneficio degli abitanti della zona ovviamente.