Silvio Berlusconi è stato uno dei personaggi più controversi e influenti della storia della Seconda Repubblica. Con il suo partito, nato nel 1994 sulle ceneri della Prima Repubblica travolta da Tangentopoli, ha influito in maniera incisiva il modo di fare politica, coniugando il suo carisma personale con la sua potenza mediatica. Per quattro volte presidente del Consiglio, Berlusconi ha affrontato numerose battaglie politiche e giudiziarie, senza mai perdere occasione di distinguersi per il suo tono sarcastico e provocatorio. In questo articolo vogliamo ricordare alcune delle sue frasi più celebri, che testimoniano il suo stile comunicativo unico e che hanno spesso fatto discutere l’opinione pubblica, non solo nazionale.
Silvio Berlusconi: la sinistra, le gaffe diplomatiche e le frasi sulle donne
Berlusconi ha sempre avuto come avversario principale la sinistra, che accusava di essere antipatriottica, comunista e moralista. Tra le sue citazioni più famose contro i suoi rivali politici, se ne possono ricordare un paio a titolo d’esempio:
- “La sinistra deve smetterla di dire che devo rimanere a casa, perché questo mi crea un gran disagio, avendo venti case non saprei in quale andare”
- “Bertinotti dice di amare tanto i poveri: li ama così tanto che li vuole raddoppiare.”
Berlusconi non si è mai risparmiato nel fare battute e commenti poco ortodossi anche nei confronti dei leader internazionali, suscitando spesso imbarazzo e indignazione. Tra le sue gaffe diplomatiche più note, oltre a quella gestuale del cucù alla Merkel, ricordiamo quella con l’allora presidente Obama: ” Obama è giovane, bello e abbronzato“. Non sono mancate delle frasi impopolari e battute, che hanno fatto a lungo discutere, sull’omosessualità ( “è meglio essere appassionati delle belle ragazze che gay”) o anche sulle donne, come quando durante il comizio elettorale per appoggiare la candidatura di Jole Santelli – scomparsa nel 2020 – dichiarò: “Conosco Jole Santelli da 26 anni e non me l’ha mai data“. Rimaste negli annali della storia anche le frasi sulla sua carriera, con un tono tra lo scherzoso e l’autocelebrativo.
Le frasi sul suo successo
Berlusconi ha sempre vantato il suo successo personale e professionale, frutto del suo talento imprenditoriale e della sua capacità di comunicare con le masse. Il leader di Forza Italia ha spesso sottolineato il suo ruolo di salvatore della patria e di benefattore del popolo. Tra le sue frasi sul suo successo, ricordiamo:
- “Io ritengo di essere geneticamente, istintivamente un innovatore”.
- “Io ho sempre pensato con Erasmo da Rotterdam che le cose più grandi nella vita e nella Storia, siano sempre frutto, non della ragione, ma di una sana, lungimirante, visionaria follia”.
- “Il cliente, il pubblico, è un bambino di undici anni, neppure tanto intelligente”.
- “Dovete sempre avere il sole in tasca e tirarlo fuori al momento giusto, per donarlo, con un sorriso, a tutte le persone con cui venite in contatto e prima di tutto ai vostri cari, alla vostra famiglia, a chi collabora con voi”.
- “In una giornata io lavoro 27 ore”.
Il calcio e Berlusconi
Silvio Berlusconi è stato il presidente più vincente della storia del Milan (che all’epoca era una delle squadre più forti al mondo) ma prima di tutto era un gran appassionato di calcio. Queste le sue frasi celebri da tifoso del Milan e del Monza da cui, anche qui, trapela tutta la sua personalità:
- “Se credo che Agnelli si divertirebbe a essere il presidente di questo Milan? Credo che mi divertirei di più io a essere il presidente della Fiat”.
- “Le bandiere nel calcio non si vendono e non si comprano”.
- “Voi tifosi gioite e vi amareggiate, ma alla fine il grano lo metto sempre io”.
- “Manderò una lettera: da lunedì qualsiasi tecnico del Milan sarà obbligato a giocare con almeno due punte. Non è una richiesta, è un obbligo”.
- “Il Milan? È un affare di cuore, costoso, ma anche le belle donne costano”.
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