La preoccupazione e’ tutta per i lavoratori già in cassa integrazione. “In questo piano industriale, presentato assurdamente soltanto dopo un anno di CIGS, l’azienda, con il plauso e l’avallo delle OO.SS., non parla mai del futuro dei lavoratori già sospesi in CIGS, però si preoccupa di “gestire le ricadute occupazionali nell’ambito di un programma di ristrutturazione e riorganizzazione, che sarà oggetto di esame congiunto, presso la competente Regione Lazio, finalizzato all’accesso al trattamento di CIGS”. Accesso al trattamento di CIGS? Ancora? E dei lavoratori già sospesi in CIGS, nemmeno una parola! Altri 12 mesi a zero ore senza rotazione?”. Una stoccata arriva anche nei confronti dell’azienda. “Non manca un’opportuna lamentela sulla spending review che ha reso “inadeguato il piano in atto”! Il piano in atto? Nessun piano per tutto il 2012! Risanamento, ristrutturazione, riconversione? Per ora solo i lavoratori in CIGS hanno affrontato una personale e familiare spending review, mentre l’azienda, pur lamentandosi dei tagli imposti dal governo, ha continuato a spendere soldi per sponsorizzazioni di eventi sportivi, partecipazioni a congressi e a fiere internazionali, ripetuti passaggi di spot televisivi e pagine pubblicitarie su riviste prestigiose, straordinari, consulenze, nomine di nuovi dirigenti con relative lussuosissime autovetture e benefits. Noi lavoratori sospesi in CIGS, evidentemente predestinati ad un licenziamento collettivo, semplici comparse nella sceneggiatura di questa farsa, non abbiamo diritto ad un’assemblea, non veniamo neanche menzionati nel piano industriale! Siamo del tutto ignorati dall’azienda, ma cosa ancora più grave, dalla RSU, della quale più volte abbiamo chiesto le dimissioni, in quanto scaduta da tre anni; più volte abbiamo diffidato ufficialmente le OO.SS. e la RSU della Sigma-Tau a non agire ulteriormente come nell’ambito delle procedure preannunciate dall’azienda, di nuova o rinnovata cassintegrazione oppure di mobilità, e quindi a non ratificare con accordi sindacali nessuna scelta arbitraria dei lavoratori da collocare in CIGS o in mobilità, come già accaduto un anno fa. E non a caso sull’azienda si è già scatenata una tempesta di vertenze e, presto, oltre alle diffide e alla messa in mora, seguirà anche una denuncia contro i sindacati”.
SIGMA TAU, STRISCIONI CONTRO I SINDACATI
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