Home » News » Cronaca » SIGMA TAU, SINDACATI IN LOTTA… TRA LORO

SIGMA TAU, SINDACATI IN LOTTA… TRA LORO

Pubblicato il

Accordo tra D.A. della Sigma Tau e organizzazioni sindacali in merito alla cassa integrazione non valido? E’ questo uno degli argomenti trattati dalla USB, Unione Sindacale di Base, che questa mattina ha presidiato, con un’ottantina di lavoratori, il piazzale antistante lo stabilimento dell’azienda farmaceutica. Il problema, spiegano i rappresentanti della USB, è che i contratti sindacali sono scaduti ormai da tre anni e che da tempo non vengono indette nuove elezioni, per cui i sindacalisti attuali non avrebbero potuto sottoscrivere l’accordo di messa in C.I.G.S. dei lavoratori, poiché una RSU scaduta da anni deve solo gestire l’ordinarietà. E a chiedere le elezioni è proprio l’USB, che non ha rappresentanti interni alla Sigma Tau, ma ha già raggiunto circa 300 firme e più di 100 tesserati. “La USB, come da richiamati accordi e CCNL vigenti – ha spiegato Stefano Pollari, dipendente in cassa integrazione – lo scorso giugno ha regolarmente posto, senza alcun obbligo, a tutte le strutture sindacali presenti in azienda, la necessità di rinnovare la RSU/RLS, in quanto abbondantemente scaduta. Ha poi comunicato sia all’azienda – alla quale ha presentanto anche tutta la documentazione atta alla presentazione della propria lista – che ai lavoratori l’indizione delle elezioni e il nome del proprio Componente della C.E. con regolare affissione in bacheca il 16 Luglio scorso, mettendo come scadenza per la presentazione delle liste, per chiunque volesse concorrere, i 15 giorni regolamentari, con scadenza 31 luglio, giorno in cui è stata fatta la riunione della commissione elettorale, senza presentazione delle liste”. Ma nei termini fissati nessuna lista viene presentata dalle altre sigle sindacali, così come non viene esposta la Commissione Elettorale. Le documentazioni arrivano solo in un secondo tempo, tanto che oggi la Commissione si riunisce e verbalizza un documento nel quale viene riportato che  “E’ sin troppo evidente che la situazione instabile che si è creata al’interno dell’azienda, dovuta alla vertenza in atto, alla mobilità in corso e all’imminente presentazione del piano industriale, configura una diversa distribuzione del personale con modifica della base elettorale. Ad oggi pertanto è impossibile definire il numero degli aventi diritto al voto e dei delegati eleggibili nelle singole Aree, la composizione delle Aree Omogenee e quindi dei Collegi Elettorali e il numero dei candidati di ciascuna lista in quanto dipendente dal numero dei candidati eleggibili. Poiché la definizione dei suddetti punti è fondamentale per garantire un’adeguata composizione della rappresentanza dei lavoratori in ogni singola Area, non è possibile procedere con i lavori per il rinnovo delle RSU”. Cosa che ha fatto infuriare i rappresentanti della USB, il cui membro della commissione elettorale, Marcella Barbarino, non ha firmato il verbale, in quanto non ha potuto inserire le note necessarie per mostrare il proprio disaccordo. “Verso mezzogiorno – ha dichiarato Stefano Pollari – abbiamo iniziato un’assemblea, alla quale hanno partecipato numerosi lavoratori desiderosi di capire bene cosa sta succedendo. All’interno, infatti, pare ci sia un clima quasi di terrore, dove i dipendenti hanno paura di eventuali ripercussioni in vista della presentazione del piano di rilancio. Si parla infatti di altre centinaia di cassaintegrati per il prossimo mese. I sindacati presenti in azienda (la USB non è rappresentata, ndr) vogliono rimandare le elezioni a dopo la presentazione del piano industriale, per evitare di far partecipare anche noi alle trattative. Ci sembra che le RSU giochino come il gatto con il topo, mentre l’azienda guadagna da questa situazione, perché vede i sindacati litigare tra di loro e non si cura di mantenere l’accordo preso a febbraio, che sin dall’inizio, almeno secondo il parere dei sindacalisti dell’USB, non è stato assolutamente rispettato. L’azienda, a cui abbiamo inoltrato le nostre richieste,ha preso la palla al balzo di questi disaccordi nella commissione elettorale, e non ha fornito né l’elenco degli aventi diritto al voto né i locali per le elezioni. A questo punto siamo costretti ad andare per le vie giudiziali”. “Dopo la gestione fallimentare della RSU riguardo la vertenza Sigma-Tau, dopo 48 giorni di scioperi con il blocco totale dell’azienda, con presidio giorno e notte, i lavoratori  hanno perso la fiducia della propria rappresentanza Sindacale perché sono stati ingannati con un accordo farsa e mai rispettato – ha aggiunto Pollari  – I dipendenti sono stati abbandonati al loro destino da una RSU che in 9 mesi non ha mai fatto un’assemblea per informare, né gli interni né i CIGS, degli sviluppi. Il loro mandato è scaduto da tre anni, per cui avrebbero solo dovuto gestire l’ordinarietà e non lo straordinario come la messa in CIGS di 569 lavoratori senza alcun criterio di legge. La necessità di un nuovo Sindacato quale la USB nasce da questa esperienza che hanno dovuto pagare di prima persona i CIGS. La USB intende percorrere tutte le strade possibili, compreso quella giudiziaria, per far valere i diritti di oltre 300 lavoratori che hanno posto una firma per la presentazione della propria lista elettorale”. “Riteniamo inaccettabile e prepotente il fare della RSU attuale che mina, con fare scorretto e contrario alle regole comuni a tutti, un percorso democratico quale le elezioni per il rinnovo della RSU /RLS in Sigma-Tau – ha concluso il rappresentante USB – Siamo convinti che il loro accanimento alle poltrone sia dovuto al voler ancora gestire loro, di concerto con l’azienda, la presentazione del piano industriale, la mobilità e soprattutto la prossima ristrutturazione che si paventa nel numero di ulteriori 200/300 esuberi. Inaccettabile è anche che la RSU non sappia mai nulla fino alla fine: intanto cominciano gli spostamenti all’interno dell’azienda dei soliti raccomandati verso posti ancora sicuri”.

Impostazioni privacy