Le parti si sono incontrate oggi pomeriggio – l’appuntamento era fissato per le 15:00, ma la riunione è iniziata alle 16:00 – per una discussione fiume, dove ogni parte coinvolta ha provato a dare le sue ragioni: tre ore e mezza ininterrotte di trattativa, con i sindacati battaglieri come non mai e determinati a raggiungere almeno uno degli obiettivi prefissati, cosa che sono riusciti a fare. Questo il succo di quanto successo negli uffici dell’Assessorato al Lavoro della Regione Lazio, dove il dott. Raffaele Fontana, responsabile del settore, ha ricevuto l’intero Consiglio di Amministrazione della Sigma Tau – l’azienda farmaceutica che il 28 novembre ha annunciato la richiesta di Cassa Integrazione Straordinaria per ben 569 dipendenti della sede pometina – i rappresentanti delle RSU aziendali, tutte le sigle sindacali coinvolte – CGIL, CISL, UIL e COFAI – ed il sindaco di Pomezia in rappresentanza dell’intera Amministrazione comunale. L’amministratore delegato della Sigma-Tau, Andrea Montevecchi, ha illustrato le criticità della società, illustrando una situazione nettamente in contrasto con quanto reso pubblico sino all’inizio della scorsa estate e comunque fino a quando il Presidente era lo scomparso dott. Claudio Cavazza: dati contestati dai sindacati, che hanno invece riportato quanto sempre dichiarato dall’azienda, ovvero un fatturato di ben 673 milioni di euro solo per il 2010. Il balletto delle cifre è stato poi messo da parte per mettere in risalto il comportamento antisindacale tenuto dal CdA. “Questa società – hanno dichiarato i sindacalisti presenti – non era un fiore all’occhiello soltanto per la sua professionalità e per i risultati ottenuti, ma anche per le relazioni sindacali che intercorrevano fino a quando Cavazza ha guidato l’azienda. Anni di reciproco rispetto che adesso vengono polverizzati”. La posizione dei sindacati si è poi fatta ancora più dura, respingendo ogni possibilità di accordo fino a quando la situazione non sarà rivista a livello nazionale, dal momento che nella crisi sono coinvolte la Prassis di Milano e la Tecnogen S.p.A. di Caserta, entrambe appartenenti al gruppo Sigma Tau. E tavolo sarà, il 15 dicembre, presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Il dott. Raffaele Fontana, in continuo contatto telefonico con i responsabili del Dicastero, è infatti riuscito a far accogliere la proposta di un incontro a livello nazionale. La notizia è stata accolta con sollievo dai circa 400 lavoratori che sono rimasti per tutto il pomeriggio davanti alla sede della Regione: il loro è stato un sit in pacifico, con fischi di protesta quando a parlare era l’Amministratore Delegato della Sigma Tau ed applausi nei momenti in cui a prendere la parola erano i sindacati o i lavoratori. Applausi anche sull’intervento del Sindaco Enrico De Fusco, che ha voluto sottolineare come questa situazione metta in ginocchio la città non solo sul lato economico, visto che le quasi 600 famiglie coinvolte sono tutte residenti nel territorio, ma anche a livello di sicurezza, dal momento che agli scioperi potrebbero seguire azioni di protesta più eclatanti.
“Siamo abbastanza soddisfatti – ha dichiarato Pina Magni, responsabile della RSU/CGIL – perché questo era il massimo risultato che potevamo ottenere da questo incontro. A livello nazionale porteremo tutte le nostre ragioni e cercheremo di improntare una discussione che verta su un piano di rilancio industriale serio, che garantisca il futuro della Sigma-Tau e dei suoi dipendenti”.
Ricordiamo che la Sigma Tau, fondata nel 1957, conta attualmente 2400 dipendenti, di cui circa 1200 a Pomezia, ed ha filiali in Francia, Svizzera, Belgio, Olanda, Portogallo, Germania, Regno Unito, India, Stati Uniti e Spagna. In queste ultime due Nazioni è presente con stabilimenti produttivi. Solo un paio di mesi fa l’azienda ha presentato la sua ultima scoperta: in occasione del Simposio “Dihydroartemisinin/piperaquine: advancing and optimizing treatment for uncomplicated malaria”, tenutosi nel corso del 7° Congresso sulla Medicina Tropicale a Barcellona dal 2 al 6 ottobre, sono stati presentati i risultati degli studi finora condotti con la terapia combinata diidroartemisinina/piperachina (DHA/PQP) che rappresenta una nuova frontiera nella lotta contro la malaria.