Non si è fatto attendere il comunicato delle RSU della Sigma Tau dopo l’incontro di ieri con i vertici aziendali presso l’Unione Industriali. “L’incontro – spiegano i sindacati – è servito per chiarire ulteriormente le posizioni rispetto alle richieste avanzate dalla RSU per gestire nella maniera più sostenibile possibile per i lavoratori la vertenza aperta. Dopo molte insistenze da parte sindacale, appare finalmente corretta la decisione dell’azienda di rimuovere la pregiudiziale secondo la quale alcuni settori dovevano essere esclusi a priori dalla rotazione accettando di discutere, fin da subito, in appositi incontri su tutti i settori, della possibilità di ricorrere a questo strumento in maniera oggettiva secondo il criterio della fungibilità”. I sindacalisti illustrano poi gli altri aspetti emersi dalla trattativa. “Parzialmente positivo è anche il risultato raggiunto rispetto alla pretesa di disdire in termini unilaterali tutti gli accordi sindacali aziendali; secondo quanto dichiarato dall’Azienda tutti gli accordi con un potenziale impatto sulla busta paga non saranno toccati. Per quanto riguarda altri accordi, di cui aspettiamo un elenco, l’Azienda intende procedure, ma non rifiuta l’idea di un confronto sindacale. Strettamente correlati tra loro, per quanto ci riguarda ,sono i punti relativi ad una mobilità incentivata per pensionabili e volontari ed alle terziarizzazioni. Positivo è l’impegno a discutere di questa tipologia di ammortizzatore sociale entro aprile 2012 ma riteniamo che solo dopo questa operazione, ed alla luce delle uscite, si dovrebbe aprire un discorso sulle terziarizzazioni”. Ma ci sono anche aspetti negativi. “Molto lontane restano invece le posizioni sull’integrazione al reddito; ferma restando la formula già annunciata e la garanzia aziendale di coprire tutti i lavoratori, l’incremento proposto è irrisorio, insufficiente ed indegno di un’azienda con la nostra storia”. E proprio sulla storia della Sigma Tau si pongono gli interrogativi della RSU. “Cos’è cambiato negli ultimi sei mesi?
Dove sono finiti i buoni propositi espressi dalla famiglia Cavazza in una lettera a tutti i dipendenti nella quale si annunciava di voler continuare nel solco tracciato dal Dr. Claudio Cavazza? Lla famiglia Cavazza ha la responsabilità sociale delle scelte che ha compiuto. Venga a dirci, senza intermediari, che intende realmente mantenere l’impegno industriale su Pomezia; trovi le risorse per gestire la situazione drammatica che le sue scelte hanno generato”.
I sindacalisti fanno poi appello ai lavoratori, invitandoli a restare compatti e a proseguire con lo stato di agitazione, in attesa dell’incontro di domani alle 16:00, sempre nella sede dell’Unindustria.
