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SIGMA TAU, IN VISTA NUOVE RIDUZIONI DI PERSONALE

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Speravano che dalla riunione di ieri venisse definita una linea chiara e che venisse presentato, così come promesso 6 mesi fa, un piano industriale che rilanciasse l’azienda. Ma le speranze dei dipendenti della Sigma Tau, sia quelli già in cassa integrazione che quelli rimasti al loro posto di lavoro, sono andate deluse. Le parti, CDA e rappresentanze sindacali, hanno aggiornato l’incontro al 5 novembre, ma le poche notizie verbalizzate dopo il tavolo del 29 ottobre non sono certo confortanti. L’Amministratore Delegato Montevecchi ha presentato un piano industriale che prevede, nel prossimo triennio, una “maggiore focalizzazione sul alcune Aree strategiche per l’azienda”. “La situazione nazionale del settore farmaceutico – riportano nella loro nota ufficiale le RSU – comporterà per la Sigma Tau una riduzione del margine operativo lordo di 43 milioni di euro nel periodo 2012/2013. L’Amministratore Delegato ha illustrato le linee strategiche del gruppo necessarie per la sopravvivenza nel mercato italiano: accentramento della produzione nel sito di Pomezia con riqualificazione di impianti e personale; accentramento della logistica; focus sullo sviluppo di alcuni progetti mirati; modello bio-tech della ricerca; riorganizzazione R&D; mantenimento del potenziale commerciale; potenziamento del canale farmacie e la creazione di una linea oftalmica”. Il piano prevede un investimento di 125 milioni di euro nei prossimi 3 anni, suddivisi in 75 milioni per la Ricerca e Distribuzione, 25 per il settore Tecnical Operations, 22 per il settore commerciale e 3 per il canale RIS informatica e comunicazione. L’azienda ha poi comunicato di voler produrre e commercializzare farmaci generici a marchio Sigma Tau.

Se da un lato le organizzazioni sindacali hanno accolto con favore l’impegno economico illustrato dall’azienda, dall’altro hanno espresso forti perplessità sulle scelte riorganizzative e le relative ricadute occupazionali del piano. Ci saranno infatti forti riduzioni di personale, giustificate dall’azienda come necessarie per la sopravvivenza della Sigma Tau. Verranno quindi esternalizzati servizi come le attività sperimentali farmaco-tossicologiche e la gran parte delle attività chimico biologiche di discovery ed alcune attività amministrative. Per i dipendenti coinvolti si prospettano quindi gli ammortizzatori sociali. L’azienda ha comunicato di volere privilegiare la mobilità ordinaria sia per i dipendenti già in CGIS che per i nuovi esuberi che si verranno inevitabilmente a creare.

Ovvia la reazione negativa dei lavoratori che già sono in cassa integrazione, ma anche di chi, pur essendo ancora tra chi può ancora recarsi al lavoro ogni giorno, vede grosse difficoltà per il prossimo futuro: dalle prime stime, infatti, si parla di almeno altre 100 persone in per le quali l’azienda inizierà le procedure per il ricorso agli ammortizzatori sociali, oltre ad un numero al momento imprecisato di lavoratori che verranno esternalizzati.

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