Nell’incontro l’Azienda, che affida una trattativa strategica per la sua sopravvivenza ad un consulente, non ha mostrato di aver recepito lo spirito del verbale siglato al Ministero dello Sviluppo Economico che la impegnava a valutare “misure, dimensioni,tempi e/o strumenti “ anche diversi da quelli inizialmente proposti per gestire la difficile situazione. L’azienda è rimasta sulle proprie posizioni confermando la volontà di ricorrere a CIGS e terziarizzazioni nei numeri già indicati e precludendo, di fatto, il raggiungimento di un accordo. La RSU e le Organizzazioni Sindacali di categoria respingono con forza questa impostazione. Se la sigma-tau e il gruppo fanno registrare una perdita, a questa fa da contraltare un “patrimonio netto” del gruppo in forte crescita, sebbene “spostato contabilmente”su consociate anche estere; questo patrimonio netto del gruppo dovrà essere usato come garanzia per ottenere le risorse economiche che consentano di gestire in maniera indolore la vertenza aperta. Interesse prioritario di questo sindacato è ricercare un accordo ma non siamo disponibili a svendere i lavoratori ed il loro futuro; la nostra posizione è che da questa azienda nessuno debba uscire in maniera drammatica ma che vadano anzi privilegiate operazioni che consentano ai lavoratori di agganciarsi alla pensione attraverso esodi incentivati e volontari. Chi, all’interno degli organi decisionali del gruppo, teorizza il mancato accordo finale come via di uscita dalla situazione di stallo che si è venuta a creare, sappia che rischia di accollarsi i costi incalcolabili di un conflitto sociale durissimo che inevitabilmente danneggerà la stessa azienda. Per questo motivo noi crediamo che l’appuntamento fissato al Ministero dello Sviluppo Economico per il 16, alle 15:30, sia un passaggio cruciale di questa vertenza e diventa un momento fondamentale per ricercare quelle soluzioni che consentano di evitare uno scontro sociale durissimo.
SIGMA TAU- IN ATTESA DEL 16 GENNAIO
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