Per soli 5 voti l’USB, l’Unione Sindacale di Base, non è diventato il primo sindacato all’interno della Sigma Tau. La sofferta votazione, attesa da anni dai lavoratori – soprattutto quelli in cassa integrazione – si è conclusa ieri con lo spoglio che ha visto questi risultati: Totali aventi diritto al voto 1172; votanti= 928; schede bianche= 4; schede nulle= 6; totale seggi= 21. Voti ottenuti: CGIL= 192; UIL= 256; CONFAIL= 137; UGL= 9; USB= 251. L’USB, dopo le grandi battaglie sostenute durante tutto il 2012 e l’inizio del 2013, ha ottenuto 5 delegati, 3 tra gli ISF e 2 interni all’azienda, sui 14 disponibili in tutto per i delegati sindacali dei lavoratori. Una vittoria che riposta quindi a galla anche le polemiche degli scorsi mesi con i sindacati confederali Cgil – Cisl – Uil, contestati da alcuni lavoratori soprattutto a causa del fatto che il mandato delle RSU era scaduto da anni. Questo, per i lavoratori, significava che le rappresentanze sindacali erano illegittime e quindi non abilitate a siglare accordi con l’azienda.
“Esprimiamo forte soddisfazione per l’ottimo risultato raggiunto grazie all’impegno dei nostri dirigenti sul territorio – hanno commentato dalla USB Chimici – sempre al fianco dei lavoratori e pronti a difendere i loro diritti e soprattutto la democrazia. Ringraziamo i lavoratori che nonostante tutto hanno dato fiducia alla nostra Organizzazione Sindacale. Ringraziamo i nostri candidati, i nostri componenti della Commissione Elettorale e gli scrutinatori, che nonostante il clima ostile e per molti aspetti offensivo e minatorio creato ad arte nei nostri confronti, non si sono fatti intimidire ed hanno operato e votato per la USB”. Agli eletti, concludono dal sindacato, viene augurato “un proficuo lavoro per il ripristino dei diritti, della dignità e della democrazia all’interno di uno stabilimento, nella quale operava fino ad ieri una RSU con il mandato scaduto da tre anni, con l’unico scopo di garantire i diktat dell’azienda”.
