Sindacati sul piede di guerra, alla Sigma Tau, dopo l’ufficializzazione da parte della società farmaceutica ad esternalizzare, attraverso una procedura di cessione di ramo d’azienda, il settore servizi Paghe/Note spese, ceduta alla “Teamsystem Service”. La decisione, spiega l’azienda attraverso la comunicazione ufficiale ad Unindustria, viene presa “nell’ambito del completamento del piano di risanamento economico ed organizzativo e dell’implementazione del Piano Industriale”. “Tale operazione – prosegue il documento – permetterà una maggiore focalizzazione dell’organizzazione sulle attività strategiche”. Ma così non è sembrato alla RSU, che ha denunciato “l’ennesimo atto unilaterale dell’Azienda contro i lavoratori Sigma-tau”. “La serietà della RSU dimostrata e riconosciuta anche dalla A.D. – scrivono i sindacalisti – nella conduzione delle trattative nelle sedi istituzionali circa il piano di risanamento delle società, non può essere disconosciuta in questo modo. Ricordiamo al Procuratore, che ci vuole schiacciare e annientare, che le vere e autentiche relazioni industriali tendono al bene dell’azienda e dei lavoratori tutti. Esempio ne è la conclusione della vertenza Findus, dove solo dopo l’uscita del Procuratore e di alcuni Manager, si è giunti ad un accordo che ha favorito l’azienda e i lavoratori”. Fermamente contrari all’esternalizzazione, quindi, i sindacati. “Per noi rimane valido quanto detto nel precedente comunicato: la ripresa della Sigma-tau in termini di fatturato, di utili e di immagine, sono elementi fondamentali per rivedere e rimodulare il piano di ristrutturazione, favorendo il più possibile il mantenimento dei posti di lavoro e il recupero del personale in CIGS. L’incontro alla Regione Lazio rimane per noi importante e urgente: la RSU e le OO.SS. hanno sollecitato tale incontro”. I sindacati si rivolgono poi ai dipendenti dell’azienda, ricordando che è ancora in corso lo stato di agitazione. “Allertiamo tutti i lavoratori a vigilare in questo particolare momento e a riferire alla RSU tutte le situazione ritenute anomale. Confermiamo lo stato di agitazione con il blocco degli straordinari e l’invito ai lavoratori ad eseguire solo e unicamente quanto previsto dalla propria mansione.
A seguito dell’incontro alla Regione – e comunque non oltre i primi di ottobre – si terrà l’assemblea generale dove i lavoratori decideranno tutte le azioni da mettere in campo a tutela del posto di lavoro”.