Se la data del 7 febbraio dovesse essere confermata, il tavolo seguirebbe di un giorno il nuovo appuntamento fissato ieri durante l’incontro tra le parti che si è svolto nella sede dell’Unione Industriali. In merito a quanto emerso nel corso della lunga trattativa, oggi le rappresentanze sindacali hanno divulgato un comunicato attraverso il quale spiegalo la loro posizione. “Si è svolto nella giornata di ieri il primo incontro fra RSU, strutture territoriali ed azienda nella sede di UNINDUSTRIA – si legge nel documento – Tale incontro, ottenuto grazie alle lotte dei lavoratori, ha aperto per la prima volta un reale tavolo di trattativa sulla difficile situazione che si è creata in azienda a seguito delle lettere di CIGS inviate dall’azienda”.
“La RSU – proseguono i sindacati – ha evidenziato la necessità di conoscere criteri e modalità alla base delle scelte fatte, ha chiesto che vengano attuate fin da subito rotazione ed integrazione al reddito, ha chiesto di usufruire di tutti i possibili ammortizzatori sociali, anche quelli che si ricolleghino alla pensionabilità di alcuni lavoratori e, rispetto alla disdetta unilaterale di tutti gli accordi economici e normativi fatta in termini unilaterali dall’azienda, ne ha chiesto la revoca rivendicando la necessità di fare un confronto serio senza privare preventivamente i lavoratori delle tutele ottenute con anni di lotta. L’Azienda ha mostrato timide aperture in merito alla rotazione ed all’integrazione, sufficienti ad accettare una nuova convocazione per il giorno 6 febbraio ma non a revocare lo stato di agitazione; pertanto le iniziative e gli scioperi restano confermati nelle modalità fin qui adottate”.
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