Ci sarà una ragione in più, a breve, per smettere di fumare e troncare definitivamente il rapporto con tabacco: le tasse sulle sigarette aumentano, con evidenti ritocchi dei valori della componente specifica e dell’onere fiscale minimo, che porteranno nel 2024 a rincari compresi tra i dieci e i dodici centesimi al pacchetto.
Ecco quanto si può risparmiare passando alle sigarette elettroniche
Aumento sigarette: la bozza della Legge di Bilancio
Questo è quanto emerge dalla prima bozza della Legge di Bilancio, e dalla manovra annessa che vuole ritoccare la tassazione sul tabacco riscaldato: per il momento, infatti, gli aumenti previsti per il prossimo biennio – 2024, 2025 – rimangono confermati. Parallelamente, inoltre, la tassazione cresce di un ulteriore punto nel 2026 rispetto a quanto già previsto. Ma cosa significa nel concreto per le tasche degli italiani che continuano ad usufruire del tabacco? Nel concreto, insomma, come effetto dei rialzi sulle sigarette, per il 2024, la manovra prevista comporterà di conseguenza un aumento di circa dieci centesimi per pacchetto anche sul tabacco riscaldato.
Il dettaglio: 10-12 centesimi in più per pacchetto
Scendendo un poco nel dettaglio, ed esaminando la bozza della Legge di Bilancio, viene stabilito che le imposte passino per il 2024 da 28,20 euro per 1.000 sigarette a 29,30 euro. Successivamente, a partire dal 2025, si passerà da 28,70 euro per 1.000 sigarette a 29,50 euro. Da questo dato, ne deriva la constatazione per cui n pacchetto di 20 sigarette potrà costare in media 10-12 centesimi in più rispetto al solito. Ovviamente, gli aumenti riguarderanno anche il tabacco trinciato, con impatti che sono stati stimati da esperti del settore, i quali parlano di circa trenta centesimi per busta. Per concludere, verranno aumentate anche le accise sulle sigarette elettroniche; si tratta, in questo caso, di un piano di incrementi annuali fino al prossimo 2026: 1% annuo, sia per i liquidi con nicotina, sia per quelli senza nicotina.