Si è conclusa la tre giorni di spettacoli legati al Roma Buskers Festival, l’evento si è svolto con successo al Porto di Ostia
Si è conclusa la tre giorni del Roma Buskers Festival al Porto di Ostia. Un evento che anche quest’anno si è rivelato un grande successo, superando anche le piccole incognite del maltempo. L’obiettivo era portare gioia, colore e divertimento sul territorio lidense, in una manifestazione che anche questa volta ha visto il pienone di persone e artisti dal calibro internazionale sul chilometro della Marina portuale.
Gli artisti di strada provenienti da tutto il mondo al Roma Buskers Festival
Provenivano da tutto il mondo gli artisti di strada che hanno preso parte alla V edizione del Roma Buskers Festival. Musica e spettacoli circensi per il pubblico di tutte le età, che ancora una volta ha dimostrato come Ostia può sfornare eventi di prestigio internazionale e dalla grande attrattività turistica.
Tanti gli ospiti di prestigio mondiale, che ha visto la presenza degli artisti Lev Radagan, il giapponese Gaku, l’argentina Camila Fernandez, il cantautore lidense Caffa, il chitarrista tedesco Max Goedecke, Fil, Loop’n Loompada, Guru The Mago, Fulvio Bennato, la sassofonista di fama internazionale Sabrina De Mitri. A loro si sono unite le esibizioni dell’Associazione Long Feng – Kong Fu, la SiO Orchestra di Conegliano, la poetessa di strada Benedetta Badaracco, l’eleganza della Famiglia Danzante e l’esplosività dei Circensema del CircenDolomites Festival.
L’evento al Porto di Ostia, le parole degli organizzatori
L’evento è stato organizzato dal Gruppo Matches, alla guida di Andrea Cicini. “Una quinta edizione dal carattere funambolico, energetico, partecipata e viva – ha dichiarato Cicini, Ceo del Gruppo Matches e organizzatore del Festival –. Un evento capace ancora una volta di suscitare emozioni, commozione e sorrisi nel pubblico. È stato bello vedere tanti volti, tante storie. In questa edizione è venuta a trovarci una nonna di centouno anni, divenuta ormai l’emblema del nostro ‘sogno’.
Prosegue il Ceo del Gruppo Matches: “L’abbiamo festeggiata sotto il palco, con tante persone che applaudivano e gioivano. Poco prima, da quello stesso palco, avevo detto che l’anima del Festival è nel portare tutti sullo stesso piano, ossia rivivere le emozioni di quando si era bambini, senza età. Nella semplicità e nei sorrisi risiede quel senso che il Roma Buskers Festival vuole donare. Per me ha significato tanto, perché questo progetto mette al centro la vera inclusione, nel suo linguaggio universale come solo l’arte di strada può, senza barriere, fatta di cultura e sostenibilità, un perfetto abbraccio di valori in un’unica direzione”.