Non c’è stato nulla da fare per l’uomo di 48 anni che è stato trovato esanime nella tarda mattinata del 27 giugno a Latina, in un terreno tra le abitazioni di strada Nascosa. Sul posto sono accorsi nelle ultime ore i soccorritori del pronto intervento sanitario, ma il 48enne era già senza vita tra il quartiere Q5 e strada Sabotino, rinvenuto con un cappio al collo. Il personale sanitario, intervenuto intorno alle 12.30 a seguire l’allarme del 112, non ha potuto che constare il decesso insieme al medico legale.
La fine di una relazione tra le probabili motivazioni
Le motivazioni dell’accaduto non sono ancora chiare per gli inquirenti, dal momento che l’uomo non ha lasciato alcuna spiegazione, indizio o riferimento che possa spiegare il gesto, nè pare che abbia esternato con i conoscenti un evidente stato di malessere nei giorni antecedenti alla morte.
Attualmente sono in corso perciò gli accertamenti da parte della Procura. Pare tuttavia che il 48enne non abbia accettato la fine di una relazione amorosa, una situazione che potrebbe giustificare anche le modalità con cui si è tolto la vita. Se ciò fosse vero, la rottura sarebbe un dettaglio significativo nella ricostruzione, giustificando anche il luogo in cui l’uomo avrebbe scelto di togliersi la vita, un chiaro riferimento al dramma personale che stava vivendo, perché corrisponde al terreno appartenente alla famiglia della donna coinvolta nel rapporto. Tuttavia, sono ancora in corso le indagini per comprendere se l’atto sia effettivamente volontario.
Per gli accertamenti sul ritrovamento del cadavere è intervenuta la Polizia con una pattuglia della Questura di Latina. Al momento è stata allertata la Procura sull’accaduto, ma dopo un primo accertamento dei soccorritori e un sopralluogo del medico legale, incaricato dal magistrato, quest’ultimo non ha riscontrato la necessità di effettuare esami autoptici. La salma è stata perciò affidata ai congiunti per il funerale.