Il Campidoglio boccia il documento della Lega al bilancio comunale: il gruppo chiedeva la riqualificazione della Vittorio Emanuele a Ostia
Torna a far discutere lo stato dell’ex colonia Vittorio Emanuele II a Ostia, struttura storica del territorio lidense e da decenni in balia delle occupazioni abusive. Dopo i servizi di telegiornali nazionali sullo stato d’illegalità all’interno di questo stabile, ora sarebbe in procinto il tanto atteso sgombero della struttura. In realtà tutto sembrerebbe l’ennesimo fumo negli occhi lanciato alla cittadinanza locale, considerato come la liberazione dell’area sarebbe propedeutica alla ristrutturazione dello stabile per aprire, tra un anno, un nuovo centro d’accoglienza più grande al suo interno e finanziato coi fondi del PNRR.
La farsa attorno allo sgombero dell’ex colonia Vittorio Emanuele II a Ostia
Sulla situazione sta monitorando il gruppo romano della Lega, rappresentato dal consigliere Fabrizio Santori (Capogruppo al Comune di Roma), Monica Picca (Capogruppo in X Municipio), il consigliere comunale Maurizio Politi e Marco Mambor (coordinatore organizzativo del territorio lidense). La realtà politica ha deciso di denunciare le condizioni della Vittorio Emanuele e l’operato dell’amministrazione comunale su questa struttura lidense.
Il documento della Lega in Campidoglio
Come spiegato dalla Lega, la Vittorio Emanuele III rappresenta la fotografia di una certa sinistra romana che vorrebbe portare ulteriore degrado e delinquenza all’interno di quadranti già in difficoltà come Ostia Ponente e l’area delle Repubbliche Marinare. In tal senso, il gruppo leghista aveva portato un documento durante il bilancio, per chiedere la riqualificazione di questo spazio per attività utili a tutta la cittadinanza.
Documento che la maggioranza comunale ha bocciato, pur cosciente come all’interno della struttura oggi vivono almeno una cinquantina di stranieri probabilmente irregolari e che si trovano in condizioni inumane. Una linea che la Giunta del sindaco Roberto Gualtieri sta portando avanti su tutta Roma, dove per il Giubileo ha in previsione di realizzare almeno 8 centri d’accoglienza con i fondi del PNRR: tra gli ultimi i 2 di Ostia, l’Aurelio, Pietralata e poi la Ferratella.