“L’incubo è finito”. Sì, ma si tratta di un innocuo serpentello
Un giovane biacco, lungo pochi centimetri, ha terrorizzato la padrona di casa. “Piange la signora“, dice Andrea Lunerti, “è finito l’incubo del serpente nascosto nella biancheria in una villetta di Fonte Nuova“. Un incubo presto svanito, e che non sarebbe stato tale con un minimo di informazione in più sull’animale. L’esemplare in questione, infatti, era probabilmente più spaventato di lei. Scrive Lunerti: “La signora racconta di non poter più dormire con il pensiero del serpente in casa. È stato catturato alle 22.34, il giovane biacco entrato accidentalmente dalla porta a pian terreno lasciata aperta dal marito per arieggiare la casa. E in un attimo il rettile ha raggiunto l’interno della casa nascondendosi sotto scatole e indumenti presenti ai piedi della casa“. Già, ma viene da sorridere a vedere l’immagine del serpentello rispetto alle parole usate, come “incubo” e “lacrime“. “Dopo aver passato al vaglio per più di un’ora ogni singolo capo il giovane e mordace serpente e stato catturato dietro la scatola dei pigiami e questa mattina è tornato di nuovo libero in un area naturale nel territorio di Morlupo” conclude l’esperto.
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Non c’è alcun allarme serpenti
Chiariamo. Non c’è alcun allarme rettili e serpenti. Il biacco è generalmente innocuo, non attacca se non sente di non avere via di fuga, e non è velenoso. Certamente un esemplare adulto, se infastidito, può far male per la tenacia del morso. In questo periodo si schiudono le uova, quindi è abbastanza normale imbattersi in un esemplare presso vaste aree verdi e campagne. Ma anche in giardini, terreni rocciosi secchi e soleggiati. Può però essere anche molto utile. Infatti si nutre anche di topi e ratti.