Tra i beni destinatari del sequestro preventivo oltre agli immobili ci ono numerose quote societarie. In particolare, sono state sottratte alla disponibilità dei titolari i pacchetti azionari di 3 società con sede a Roma, attive nei servizi di ristorazione, dell’edilizia e ancora di supporto alle imprese.
E’ stato inoltre sequestrato il 40% del pacchetto azionario di una società con sede a Napoli, e attiva nel settore delle scommesse sportive, già peraltro coinvolta in un’indagine incardinata presso la Procura della Repubblica di Napoli per associazione a delinquere, riconducibile a soggetti legati al clan dei Casalesi.
Sono diversi anche gli immobili oggetto della misura preventiva. In particolare, oltre a 2 terreni, un fabbricato, 2 ville e 2 appartamenti che si trovano a Roma, sono state sequestrate una villa ad Ardea ed un altro terreno in provincia di Viterbo. Non mancano all’appello 14 veicoli, tra cui auto di lusso come Mercedes e
Daimler-Chrisler.
La tecnica con la quale gli affiliati al “sodalizio criminoso” si procurava il denaro con cui acquistava immobili e beni di lusso era quella delle truffe a danno di ignare vittime, alle quali venivano millantati contatti “preziosi” presso le sedi giudiziarie per l’acquisto di beni all’asta. I proventi legati all’attività illecita si aggiravano intorno al milione di euro.
Tra gli immobili oggetto di truffa figura anche l’abitazione dell’ex calciatore della Roma Cafù.