SEQUESTRATO ASILO ABUSIVO
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Per il fisco era un’associazione senza scopo di lucro, ma in realtà il guadagno c’era eccome. Vista la cronica carenza di posti negli asili, tre persone di Ardea avevano pensato bene di adibire una villetta alla Nuova Florida in asilo privato, pur non avendo i requisiti necessari. I soci non avevano infatti richiesto alcuna autorizzazione ed il personale impiegato non aveva i titoli per poter accudire i venti bambini iscritti alla “scuola privata”, tutti tra i 3 ed i 5 anni. L’area destinata ad asilo, che occupava una superficie di circa 50 mq, è stata sequestrata dai Carabinieri della Tenenza di Ardea nell’ambito dei servizi di controllo del territorio. Gli uomini guidati dal Luogotenente Antonio Landi si erano insospettiti nel vedere l’andirivieni, ad orari prestabiliti, di genitori che accompagnano i bambini nella villetta, per poi andarli a riprendere dopo qualche ora. Dai controlli effettuati dalle forze dell’ordine, è risultato che il locale era privo delle regolarità urbanistiche ed igienico-sanitarie, motivi per cui è immediatamente scattato il sequestro preventivo. In particolare è stata riscontrata la mancanza del cambio di destinazione d’uso dell’immobile e, soprattutto, il difetto assoluto di alcun titolo delle persone deferite all’autorità giudiziaria, tutti appartenenti all’associazione, ad intrattenere i minori. Nella villetta venivano inoltre cucinati i pasti per i piccoli alunni, nonostante non ci fosse nessuna autorizzazione in merito. Gli ignari genitori pagavano una somma di iscrizione che variava, a seconda del servizio, dai 150 ai 400 euro mensili. Al termine delle attività di controllo le tre persone facenti parte dell’associazione sono state deferite all’autorità. Il sequestro della scuola materna getta nel panico le famiglie dei 20 bambini: oltre ad essere venuti a conoscenza del fatto che avevano affidato i loro piccoli a persone non competenti, adesso si trovano con il grande dilemma di non sapere come gestire i loro figli nell’orario in cui prima erano all’asilo. Le lunghe liste d’attesa, problema atavico di Ardea, costringono infatti i genitori ad affidarsi a strutture private, a costi spesso molto elevati, con il rischio di ritrovarsi in situazioni come quella scoperta oggi dai Carabinieri.