Ieri dopo alcune segnalazioni i militari hanno verificato i locali della ludoteca sita all’interno dell’Exedra, un piccolo centro commerciale del quartiere residenziale di Ardea.
La struttura gestita da 3 donne senza titolo, ospitava bambini molto piccoli senza sistemi di sicurezza e igiene previsti dalla legge.
Il locale con destinazione d’uso a magazzino era stato trasformato in vero e proprio asilo nido, dove venivano serviti i pasti attraverso una ditta esterna con servizio di catering.
2 carabinieri accompagnati da un’assistente sociale hanno allontanato immediatamente i bimbi ed posto sotto sequestro preventivo la Cannuccia,
“Non sappiamo dove mandare i nostri figli- ha detto una mamma- la ludoteca funzionava bene e le assistenti sono dolcissime. Non possiamo pagare 300 euro per un asilo, quindi portavamo i bambini alla Cannuccia dove si divertivano. Ci sembrava tutto in regola”.
L’asilo nido sequestrato dai Carabinieri della Tenenza di Ardea per mancanza di autorizzazioni era ospitato in un immobile di circa mq. 90, predisposto su due livelli.
L’attività ispettiva condotta dai militari, eseguita di iniziativa unitamente alle Assistenti Sociali del Comune di Ardea, ha riguardato un’associazione culturale che aveva preso in affitto un locale privato destinandolo di fatto ad un vero e proprio asilo, per bambini al di sotto dei tre anni di età, senza alcuna autorizzazione né titolo.
In particolare è stata riscontrata la mancanza del cambio di destinazione d’uso dell’immobile posto sotto sequestro e, soprattutto, il difetto assoluto di alcun titolo delle persone deferite all’autorità giudiziaria ad intrattenere i minori così come la mancanza dei previsti requisiti igienico-sanitari. Inoltre, all’esito dell’attività ispettiva, si è anche accertato il pagamento di una somma mensile di circa euro 140 da parte dei genitori dei ventinove bambini ospitati nei locali, nonché l’ulteriore pagamento della somma di euro 4,65 cadauno per ogni pasto giornaliero, assicurato mediante un servizio di catering affidato ad una ditta esterna o attraverso il classico cestino preparato dagli stessi genitori. Al termine delle attività di controllo, le tre donne responsabili della struttura sono state deferite all’autorità giudiziaria mentre per l’immobile è scattato il sequestro preventivo. I bambini, appartenenti in parte a famiglie italiane e per lo più a nuclei stranieri, sono stati riaffidati ai propri genitori. Non è la prima volta che i Carabinieri di Ardea fanno emergere situazioni del genere; già verso la fine del 2011 i militari sottoposero a sequestro due appartamenti che venivano utilizzati regolarmente come asilo nido sempre per bambini di età ricompresa fra i 6 mesi ed i 3 anni.
Francesca Poddesu