Con l’arrivo delle basse temperature, diverse scuole a Roma stanno affrontando un’urgente emergenza freddo, con riscaldamenti che non funzionano e temperature in classe che raggiungono persino i 12 gradi, secondo le segnalazioni preoccupate delle famiglie.
Le scuole al freddo a Roma
Le criticità riguardano varie istituzioni scolastiche in diverse zone della città, dalla Paolo Stefanelli al Trionfale fino al plesso di via Serrapetrona dell’istituto comprensivo Carlo Levi, a Fidene. In particolare, la situazione sembra essere più grave nella sede di via Serrapetrona 121, dove i riscaldamenti non sono mai stati attivati nonostante un’ordinanza del sindaco che ne imponesse l’accensione.
I genitori: “I nostri figli seguono le lezioni al freddo”
Nella circostanza più complessa, come spiega La Repubblica, la scuola ha segnalato il problema agli uffici municipali, ma la situazione persiste. Un sopralluogo tecnico effettuato il 20 novembre ha rilevato un guasto grave alla caldaia, e nonostante i solleciti ripetuti, il problema non è stato ancora risolto. La scuola ha addirittura suggerito alle famiglie di coprire adeguatamente i bambini, data l’incertezza sulla riparazione imminente.
Un disagio per tante famiglie di studenti a Roma
Altre istituzioni sono coinvolte nella crisi, come uno dei plessi dell’istituto comprensivo Paolo Stefanelli, dove i termosifoni non funzionano, e alla Albertazzi (Ic Alcide De Gasperi, al Tufello), dove è stato riscontrato un guasto alle tubature dell’impianto di riscaldamento, causando un grave disagio. Il problema sembra diffuso, coinvolgendo anche il Piaget – Majorana nel III Municipio e altre scuole come la Principe di Piemonte a Ostiense e la Quasimodo (Ic Via Mommsen), che hanno recentemente affrontato guasti ai loro impianti.
Le soluzioni di Gualtieri per le scuole senza riscaldamenti
Il Comune, attraverso i fondi Cis, ha annunciato interventi di efficientamento energetico per migliorare le condizioni delle scuole, con l’obiettivo di sostituire le caldaie obsolete. Tuttavia, le famiglie esprimono frustrazione per la mancanza di interventi tempestivi, mentre il freddo si fa sentire all’interno delle aule. La speranza è che le riparazioni avviate in ritardo risolvano almeno parzialmente la situazione, permettendo ai bambini di frequentare classi quantomeno tiepide.