Scuola. Sono state più di 20 le scuole davanti alle quali nella mattinata di oggi, lunedì 9 gennaio 2023, studentesse e studenti di Roma e del Lazio si sono presentati per chiedere il congedo mestruale. La misura, nel dettaglio, prevede due giorni di assenze al mese che non si aggiungeranno al calcolo delle ore non frequentate a fine anno.
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Il tema è importante, e gli studenti lo sanno bene: per questo alunni e alunne, proprio nel primo giorno del loro rientro scolastico dopo le feste di Natale, hanno deciso di mandare un forte segnale, dandosi appuntamento davanti alle scuole e con tanto di cartelloni con le loro richieste: “Il ciclo non è un lusso, congedo mestruale in ogni scuola subito!”. Tra le altre dichiarazioni, poi: ”Le mestruazioni non sono una scelta, giustificare le assenze sì”. Un altro importante segnale era già arrivato dalla decisione presa dal liceo Nervi Severini di Ravenna di istituire il congedo mestruale. Dopo quell’evento, ecco che anche gli studenti nel nostro territorio si sono mobilitati perché la misura venga regolamentata anche in tutte le altre scuole d’Italia, e non rimanga un punto isolato nel tempo e nello spazio. Il tutto, hanno pensato bene, deve partire proprio dalla Capitale e dalla Regione Lazio, per iniziare la movimentazione nel resto del Paese.
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Congedo mestruale: due giorni che non conteranno come assenze
Dunque, la richiesta degli studenti e delle studentesse è molto chiara: istituire il congedo mestruale in ogni scuola e istituto seguendo il modello di Ravenna. Come hanno spiegato dalla Rete degli Studenti Medi, da cui è partita l’iniziativa: ”All’inizio dell’anno si potrà consegnare un certificato medico per due giorni di assenza al mese che a fine anno non concorreranno nel calcolo delle assenze. Nel caso in cui non si avessero patologie specifiche, ma ci trovassimo comunque davanti a mestruazioni dolorose, sarà possibile portare un certificato medico per il mese interessato”.
La richiesta del congedo mestruale
Come detto, l’iniziativa in questione è partita direttamente dalla Rete degli Studenti Medi: “Ci siamo riuniti davanti agli istituti per chiedere il congedo mestruale in ogni scuola per tutte quelle persone che soffrono di patologie legate al ciclo, come la dismenorrea”, hanno dichiarato in queste ultime ore, aggiungendo poi: ””La scuola deve essere presidio di inclusività. Il congedo mestruale non è solo una concessione giusta per persone con mestruazioni che soffrono ogni mese, ma è anche una battaglia contro il taboo del ciclo. Chiediamo che sia approvato in ogni scuola della Regione.”
Adesioni a Roma e nel Lazio
Oltre ai diversi istituti della città di Roma, come ad esempio l’Albertelli, il Plinio, il Cavour e il Dante, ad aderire all’iniziativa sono state anche scuole che si trovano nelle zone della provincia, come il liceo Vian di Bracciano e il Picasso di Pomezia e nel viterbese.