I primi giorni di guerra in Ucraina a febbraio scorso, gli annunci degli scioperi e la corsa, anche in Italia, per fare il pieno di benzina e diesel. Prezzi alle stelle, interventi del Governo per mettere un freno all’emergenza con quel taglio delle accise prorogato ogni volta. A ogni scadenza, infatti, corrispondeva un rinnovo. Ma ora la ‘minaccia’ di un eventuale sciopero dei benzinai, proprio come è successo a marzo, sembrerebbe essere dietro l’angolo.
Ci sarà lo sciopero dei benzinai?
Era marzo quando i benzinai di tutta Italia avevano deciso di incrociare le braccia e protestare. I prezzi erano alle stelle, molti pensavano che la categoria si stesse arricchendo. Invece, la risposta era presto arrivata, proprio dai diretti interessati: i prezzi aumentavano, il loro guadagno restava lo stesso, ovvero di 3 centesimi e mezzo al litro. Da lì, quindi, la decisione di scioperare e chiudere gli impianti, tra non pochi disagi per gli automobilisti.
Ora, a distanza di mesi, il Governo ha cercato di correre ai ripari e ha prorogato, ancora una volta, il taglio delle accise sulla benzina. Al momento, per il mese di settembre, non è previsto nessuno sciopero dei benzinai, nessuna chiusura a livello nazionale dei distributori. Nonostante i prezzi continuino ad aumentare.
Taglio delle accise fino al 5 ottobre 2022
Il taglio delle accise è stato prorogato fino al prossimo 5 ottobre. A renderlo noto i Ministri dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco, e quello per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. Il prezzo di benzina, diesel, GPL e metano al distributore resterà così più basso almeno per un altro mese con i 30 centesimi di sconto sul carburante.