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SALZARE, TERRA DI REGOLE INFRANTE

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Alcuni Capannoni sull'uso civico delle Salzare

“Sanatoria” alle Salzare, non si placano i dubbi sulla possibilità che quanto affermato dai dirigenti ai tecnici sia effettivamente possibile rendere regolari le attività che sorgono sui terreni gravati dagli usi civici. A commentare la vicenda l’ex comandante della caserma dei carabinieri di Tor San Lorenzo, Walter Giustini, che in modo ironico inquadra la situazione. “E sì, siamo proprio una città proiettata al futuro – ha dichiarato Giustini dalle pagine del suo blog – Riusciamo a violare la legge ancor prima di sanarla. Proprio nei giorni scorsi è stata fatta la riunione tra gli Amministratori di competenza ed i tecnici di Ardea circa la questione della sanatoria degli esercizi commerciali sul demanio civico dei 706 ettari delle Salzare, nonostante la legge la vieti, e già c’è chi l’ha recepita a modo suo. Infatti continuano a nascere nuove attività su Via Laurentina, come marmisti, Sale da ballo con annessa Scuola di Danza già pubblicizzata con cartelloni stradali, ed altre”.

“Quello che è più inquietante – ha proseguito l’ex comandante – è che le Forze dell’ordine cittadine, quali i Carabinieri e per di più la Polizia locale, così solerte a sanzionare turisti ed abitanti piombando sul luogo del misfatto come un avvoltoio, sono state colpite dalla scesa improvvisa delle cataratte: “Nulla vitti e nulla sacciu!” Possibile che non vedano? E se vedono perché non procedono ai sensi della legge vigente? Chi c’è dietro queste attività? Non si tratta magari proprio di chi in occasione delle ultime elezioni amministrative denunciava brogli ed imbrogli? Ed ora è tutto legale? Dove sono i nostri consiglieri comunali e il nostro Sindaco che ogni giorno proclamano la legalità e il risanamento cittadino? Dov’è lo Stato? Chi ha autorizzato questi nuovi manufatti? Ma in mano a chi siamo? Ma ad Ardea, oramai, di chi ci si può fidare? Beh…se non altro questo sarà ricordato come il periodo più buio di Ardea, perché averne di più cupi ritengo sia matematicamente impossibile”.

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