“Il complesso immobiliare denominato Lido delle Salzare – spiegano dall’Unione Inquilini – è ubicato in via Ancona 44 ed è stato realizzato dalla società Lido delle Salzare srl in seguito a concessione edilizia rilasciata dal Comune di Ardea. Tale concessione è stata successivamente annullata a causa esistente vincolo archeologico comportante inedificabilità assoluta”.
Tra i due provvedimenti la società costruttrice era riuscita a vendere ben 108 unità abitative, ma il blocco imposto dal vincolo e la procedura di fallimento a cui la stessa società veniva sottoposta, ha reso la posizione dei nuovi proprietari obiettivamente complessa. Gli acquirenti, infatti, nonostante avessero regolarmente pagato l’immobile, spesso attraverso un mutuo ipotecario, si sono trasformati nel corso del tempo in occupanti e/o custodi degli immobili da loro acquistati. A questo si aggiunge il degrado e lo stato di abbandono del complesso, in continua crescita a causa dell’occupazione abusiva da parte di italiani e stranieri spesso non in regola.
“Siamo nel 2009 – proseguono dall’Unione Inquilini – quando, dopo un’incontro tra questa amministrazione ed il curatore fallimentare dott. Aldo Ruggero, si affida la custodia degli immobili allo stesso Comune, che decide di adibirli momentaneamente a funzioni pubbliche che ne assicurino la assoluta conservazione. Queste le premesse, che nero su bianco aprono l’ordinanza, datata 2 Marzo 2012, che gli occupanti della palazzina A vedono presentarsi in questi giorni, nella quale si
intima loro di lasciare libera la palazzina da cose e persone, avvertendo gli stessi che in caso contrario si provvederà a sgombero coattivo. Ora, la domanda è: ha quest’amministrazione provveduto a trovare un’alternativa soluzione agli “occupanti”? Vorremmo sottolineare che dietro la parola occupanti se ne celano altre:persone, famiglie… Cosa intende fare l’amministrazione Eufemi nei confronti di queste persone? Abbandonarle in mezzo alla strada? Attendiamo risposte, queste famiglie le attendono e riteniamo che ne abbiano tutto il diritto”.