Home » News » Cronaca » SALZARE, FINALMENTE INIZIATI I CONTROLLI ALLE ATTIVITA’ COMMERCIALI

SALZARE, FINALMENTE INIZIATI I CONTROLLI ALLE ATTIVITA’ COMMERCIALI

Pubblicato il

Alcuni Capannoni sull'uso civico delle Salzare

Due giorni dopo l’attentato incendiario dell’auto dello scrivente, sono iniziati da parte della polizia municipale e dei carabinieri di Ardea i controlli sulle attività commerciali delle Salzare. Controllate una vetreria, una carrozzeria ed una rivendita di legna da Ardea. Ai titolari delle attività è stato chiesto di presentare i documenti in loro possesso che consentano l’apertura delle stesse: documenti che, pare, erano già stati richiesti in visione quattro anni fa, quando al Comune, pur non avendo presentato alcun atto di proprietà o permesso a costruire in sanatoria, hanno consentito di continuare ad operare. “Non capiamo il motivo di questi controlli – ha commentato uno degli artigiani che ha ricevuto la “visita” delle forze dell’ordine – se non che si vuole far vedere che vengono controllate anche le attività nella zona dei settecento ettari demaniali al pari di quelle sul lungomare. Di fatto, tutti ben sanno che su questi terreni non è possibile fare atti di proprietà o ottenere permessi a costruire. E sia la polizia municipale, i carabinieri e lo stesso ufficio commercio sanno che non abbiamo agibilità o “scia commerciale” che ci permetta di essere regolarmente aperti”. Vani saranno gli eventuali ricorsi al TAR, non potendo giustificare il possesso del terreno perché demanio civico. “Durante la campagna elettorale – spiega  un altro occupante del terreno con attività commerciale – i politici hanno promesso una rapida risoluzione dell’affrancazione dell’uso civico e il trasferimento dei terreni alle persone occupanti, come è avvenuto per i terreni della Banditella Alta, ma  la speranza ormai per noi è persa: non credo, specialmente dopo il vile gesto dell’attentato incendiario di martedì, che si possa far finta di niente. Le forze dell’ordine ed i carabinieri non si daranno pace fin quando non saranno venuti a capo della matassa, anche perché avranno puntati su di loro anche gli occhi dei giornalisti. Anche all’ufficio commercio non potranno indugiare oltre il tempo tecnico previsto per ordinare le chiusure”. Per lunedì 15 luglio è stata convocata la commissione consiliare delle attività produttive, presieduta da Alessandro Quartuccio, per cercare – di concerto con i vari dirigenti, compreso quello all’urbanistica che è di controllo sulle attività edilizie – come far stare aperte le attività pur non avendo tutti i requisiti, cercando di applicare quanto previsto dalla discutibile delibera consiliare n. 21. Una commissione consiliare che alcuni politici credono non verrà neppure aperta, sia per la delicatezza della questione, sia ormai  per l’occhio della Magistratura sulla questione, risvegliata proprio dall’attentato incendiario, sia per la probabile incompatibilità di alcuni membri, in quanto parenti di persone che hanno capannoni industriali attualmente abusivi affittati a società per la vendita di mercanzie varie, o perché parenti di assegnatari o occupanti di terreni del demanio: insomma, interessi diretti di parenti di primo grado o addirittura propri.

Luigi Centore

Impostazioni privacy