Ancora occupazioni abusive alle Salzare, dove questa mattina all’alba una famiglia di rom, che già da tempo avevano occupato un appartamento della palazzina “D”, si sono impadroniti di un’altra abitazione, una delle pochissime ancora rimaste libere nella palazzina “F”.
La situazione nelle due palazzine, entrambe fatiscenti, senza luce né acqua e con finestre fatiscenti che rischiano di crollare da un momento all’altro, diventa sempre più a rischio. In questa terra di nessuno la guerra tra poveri continua, come dimostra la lite avvenuta nei giorni scorsi proprio all’interno di questo complesso sempre per accaparrarsi una casa: una persona voleva impedirlo, ma è successo il finimondo, con denunce reciproche nonostante l’illecito iniziale, ovvero l’occupazione abusiva di un’abitazione.
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In tutto questo, ci sono a monte delle vittime, ovvero i proprietari originali delle case, coloro che avevano acquistato pensando di poter vivere in tranquillità e che invece adesso si ritrovano a dover stare (anche se praticamente non è rimasto quasi nessuno: la paura di vivere in questo posto è troppa) in una situazione di degrado, in un immobile senza valore, costretti dalla “legge” ad andare via.
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Il sindaco Mario Savarese aveva annunciato di essere disposto, con la sua amministrazione, a dare in assegnazione almeno provvisoriamente la mezza dozzina di appartamenti rimasti vuoti abbandonati dai vecchi proprietari. E forse proprio questa decisione, arrivata alle orecchie sbagliate, ha fatto scattare la corsa all’occupazione. Continua così la guerra dei poveri in quella che ormai sembra essere zona franca: nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine, pare impossibile riuscire a gestire quanto accade all’interno del Serpentone, se non si rendono definitivamente inagibili gli appartamenti. Fino a quando ci saranno abitazioni da occupare abusivamente, ci sarà qualcuno che lo farà: ultimamente sono arrivati numerosi rom da Roma, che hanno occupato le case della palazzina “D”, successivamente censiti dal Comandante della Polizia Locale Sergio Ierace.
i residenti dei complessi residenziali limitrofi sono sempre più preoccupati della situazione e temono nuove occupazioni. Con l’arrivo della primavera si teme anche che ricomincino gli incendi, oltre all’intensificarti dei furti. Per quanto riguarda la demolizione della palazzina “D”, ancora non si hanno notizie certe sui tempi e questo fa temere che possano essere molto lunghi.