Sparisce una salma all’interno del cimitero del Comune di Aprilia: Amministrazione costretta a risarcire la famiglia.
Si chiude con il risarcimento alla famiglia, la vicenda legata alla sparizione della salma nel cimitero di Aprilia. La vicenda crea grande imbarazzo nell’Amministrazione pontina, in un fatto che solo oggi trova risoluzione dopo una vicenda giudiziaria che si è svolta per circa dieci anni. Del cadavere del defunto, in anni di ricerche anche sulle documentazioni comunali, non è venuto fuori nulla: una situazione che spinto i familiari a chiedere un maxi risarcimento all’apparato comunale.
La salma sparita dal cimitero di Aprilia
L’episodio accadde al cimitero di via Cattaneo, ad Aprilia. Come racconta Il Messaggero, l’Amministrazione di Lanfranco Principi ha dovuto far fronte a un errore commesso quasi un decennio fa, quando la sepoltura di un uomo venne persa durante le operazioni di riesumazione. Il defunto era stato inserito nel cimitero pontino nei primi anni Duemila, venendo sistemato dagli addetti cimiteriali nell’area dedicata alle inumazioni a terra.
La sparizione del defunto dal cimitero di Aprilia
Solo a distanza di anni verrà denunciata la sparizione del defunto, con i parenti che non riuscivano più a trovare il punto in cui era sotterrato il proprio caro. Un’identificazione della sepoltura risultata impossibile anche dagli atti in mano al Comune di Aprilia, che non riportavano più nessun dato inerente alla persona scomparsa. Nella pratica una tomba sparita nel nulla, cui il Comune non ha mai saputo dare effettive spiegazioni sulla vicenda.
I controlli nei documenti del Comune e il risarcimento
Per anni i familiari hanno provato a cercare la “verità” dietro la sparizione del loro caro, con gli addetti ai lavori che non davano spiegazioni esaustive e i registri cartacei che non tracciavano lo spostamento della salma in questione. Vista la situazione, i familiari attraverso i loro legali hanno chiesto 50 mila euro di risarcimento al Comune di Aprilia, per il danno morale subito.
Una cifra che l’Amministrazione ha provato a contrattare, offrendo in prima istanza 20 mila euro per lo spiacevole episodio. Dopo una prima offerta rifiutata dalla famiglia, un mediatore ha fatto raggiungere un accordo per un risarcimento di 35 mila euro a seguito della sparizione della salma. Una cifra che entrerà nelle casse dei familiari del defunto nella giornata di lunedì 29 aprile 2024.