“Si è sboccata ieri sera alle 20.45 la spinosa situazione relativa alla clinica S. Anna di Pomezia. Verranno pagati gli stipendi ai 250 lavoratori che rischiavano di perdere il posto di lavoro. Determinante è stato l’intervento del senatore Gramazio, che aveva assicurato il suo impegno nella soluzione della vicenda. Abbiamo intrapreso insieme al sen. Gramazio tutti i passi necessari per porre fine al tentativo strumentale di alcuni soliti noti che miravano a bloccare l’unico presidio sanitario di Pomezia. Alla fine il risultato è stato raggiunto, i lavoratori possono ora dormire sonni tranquilli”.
Sempre ieri sulla vicenda era intervenuto anche Bruno Astorre, vice presidente del Consiglio regionale del Lazio. “La chiusura dell’ospedale Sant’Anna di Pomezia va scongiurata con ogni mezzo possibile – aveva detto in mattinata, quindi prima della soluzione del caso – La struttura è l’unico presidio sanitario di un territorio vasto, di circa 110mila cittadini tra Pomezia e Ardea, numero che ogni estate cresce fino a 300 mila unità per il vasto flusso di turisti e villeggianti che in quel periodo si riversano sul litorale. Mi unisco al forte appello dei sindaci di Pomezia e di Ardea, che si stanno battendo per avere risposte dalla Regione Lazio ed arrivare a una risoluzione positiva della questione”.
C’è da segnalare che martedì mattina si erano incontrati, nell’ufficio del Sindaco di Pomezia, il direttore generale della ASL Alessandro Cipolla, il Sindaco di Ardea Carlo Eufemi ed il dott. Balduini, amministratore della struttura, in rappresentanza della clinica Sant’Anna, e che al tavolo organizzato da De Fusco a mancare era stata proprio la Regione Lazio, che, come motivazione, aveva addetto quella dell’incompetenza dei ruoli. Martedì il dott. Cipolla aveva chiarito di non avere assolutamente nulla in contrario al riaccredito della clinica, ma tale procedura andava formalizzata dalla Regione attraverso un’aggiunta di poche righe alla documentazione che attestava il S. Anna tra le strutture riconosciute. Infatti, nel budget del servizio sanitario della Asl RmH la Clinica S. Anna è inserita nelle voci di spesa, così come la stessa struttura sanitaria è citata nel decreto 80 della Regione Lazio nella rete delle emergenze per il Lazio. “E’evidente che la clinica è riconosciuta – aveva sostenuto il dott. Cipolla – come una struttura valida, necessaria ed eccellente, per la quale siamo pronti a sbloccare il flusso non appena dalla Regione ci verrà consegnato un documento che ci garantisce oltre all’autorizzazione all’attività anche il riconoscimento dell’accreditamento”. E questo documento è arrivato a sorpresa ieri sera con l’intervento del Senatore Gramazio.
Il Sindaco di Pomezia è stato informato della felice conclusione direttamente dal dott. Cipolla, che ha chiamato il Primo Cittadino ieri sera. “Il dott. Guido Magrini, direttore del dipartimento programmazione economica e sociale – ha specificato Alessandro Cipolla – ha chiarito che, dal momento in cui la Clinica S. Anna non è mai stata chiusa ed i pazienti ricoverati non sono mai stati mandati in altre strutture, l’accreditamento era implicito. Adesso la formalizzazione di quanto tutti sapevamo è avvenuta, quindi i pagamenti sono stati sbloccati in maniera definitiva”. “Non importa di chi siano i meriti – ha dichiarato questa mattina il Sindaco di Pomezia Enrico De Fusco – quello che conta è il risultato. Certo, è strano che la Regione non si sia presentata ad un incontro ufficiale che poteva dare risposte immediate e poi il giorno dopo, visto quanto era emerso a Pomezia, appiani definitivamente una questione che non sarebbe mai dovuta nemmeno sorgere. Spero che adesso si sia fatta chiarezza e che la Clinica S. Anna non si debba più trovare in condizioni di incertezza che mettono in difficoltà dipendenti ed utenza”.
Domani, alle 10:00, il senatore Domenico Gramazio, il candidato sindaco Luigi Celori e l’on. Tommaso Luzzi incontreranno il personale ed il direttore sanitario della clinica Sant’Anna.