Degrado e pericolosità della rotatoria “Albano Torvaianica” nel quartiere di Santa Palomba: è questo il motivo per cui oggi il Comitato di Quartiere Roma 2 ha presentato una diffida – indirizzata al sindaco di Pomezia e a quello della Città Metropolitana di Roma, ma anche al Corpo Forestale, all’Ama e al IX Municipio – nella quale si chiede al Sindaco Metropolitano di “eliminare tempestivamente e comunque entro 7 giorni lo stato di pericolo in cui versa la Rotatoria Albano/Torvajanica, nonché a ripristinare le condizioni igienico-sanitarie e di pubblica sicurezza e di tutte le sue componenti stradali laterali quali spartitraffico, marciapiedi e strade di innesto, anche in virtù di quanto previsto nel nuovo Codice della Strada e dalle note del Dipartimento Regionale di Protezione Civile in relazione al rischio incendio nel periodo luglio/settembre 2016”.
“Premesso che è accertato lo stato di abbandono in cui versa la “Rotatoria Albano-Torvajanica” in zona Santa Palomba (inaugurata appena nel 2013) – si legge nella parte iniziale della diffida – sia all’interno che all’esterno della rotatoria stessa, per la quale non vengono eseguite le ricorrenti operazioni di manutenzione ordinaria quali sfalci, diserbo, potature, rimozioni rifiuti, ripristino cartellonistica e componenti stradali, riscontrando la presenza di varie sterpaglie che invadono la sede viaria, i marciapiedi ed i passaggi pedonali, di alberi e rami ormai divenuti di medio fusto alcuni protesi sulla sede viaria che limitano ed in parte pregiudicano la visibilità stradale”.
Ma non solo: oltre alle piante secche e pericolanti, ci sono “numerosi cumuli di rifiuti (alcuni dei quali pericolosi), abbandonati all’interno della rotatoria, negli spartitraffico laterali e nei marcipiedi; rifiuti di ogni genere posti in corrispondenza delle fermate COTRAL che rendono assolutamente invivibile l’attesa dei numerosi pendolari che ne usufruiscono, oltre che a pregiudicare fortemente le condizioni igienico-sanitarie degli stessi”, ma anche “numerosi cartelli stradali divelti e abbattuti, alcuni dei quali posti in condizioni di estremo pericolo per la pubblica incolumità” e “numerosi componenti stradali quali guard-rail, massetti dei marciapiedi e recinzioni laterali divelti, abbattuti e/o danneggiati a causa della scarsa visibilità, alcuni dei quali posti in condizioni di estremo pericolo per la pubblica incolumità”.
Tutto questo era già stato segnalato attraverso un esposto sempre del Comitato di Quartiere il 26 gennaio 2015, ma che nessun intervento è stato nel frattempo eseguito, “se non piccoli e posticci tagli dei bordi stradali laterali”.
Oltre alla pericolosità per automobilisti e pedoni, d’estate il rischio incendi è elevatissimo, mettendo in pericolo, come successo solo pochi giorni fa, anche la linea ferroviaria adiacente.
“Inoltre si ritiene doveroso che vengano eliminate tutte quelle situazioni che determinano il deturpamento dell’ambiente”, chiede inoltre il Comitato.