Roma. I residenti del quartiere, tutti, e in particolar modo le mamme e i papà dei più piccoli, sono molto preoccupati per l’installazione di un’antenna 5G che è posizionata in una zona densamente popolata ma soprattutto vicino, troppo vicino, a un asilo nido ed ad una scuola professionale. Per tale ragione, il Comitato di Quartiere Vigne Nuove è al fianco di tutti i residenti giustamente preoccupati e in cerca di risposte. E, se possibile, in cerca anche di una adeguata soluzione che non danneggi nessuno. Ma per il momento, la soluzione, tarda ad arrivare, e intanto il momento previsto per l’attivazione delle antenne si avvicina.
L’apprensione del quartiere Vigne Nuove
Come scrive il Comitato stesso all’interno di una nota: ”Se fino ad oggi il Comune di Roma, attraverso un regolamento che vorrebbero abrogare, ma che è tutt’ora vigente, aveva garantito un principio di salvaguardia verso quelli che vengono definiti siti sensibili (scuole, ospedali, case di cura, residenze per anziani, ecc.) ora non capiamo come sia stato possibile aver dato autorizzazione all’installazione di questa antenna che si trova a meno di 100 dal nido la Contea degli Hobbit e alla scuola professionale di Cucina Aldo e Lella Fabrizi.” Insomma, il problema è abbastanza chiaro: dispositivi che potrebbero avere un impatto importante sulla salute dei residenti, e per di più installati in luoghi ”sensibili” di formazione ed educazione.
”Il regolamento c’è, ma vogliono abrogarlo”
Sempre il Comitato, poi, aggiunge: ”Come CdQ riteniamo non solo, che il regolamento Comunale non debba essere abrogato, ma soprattutto che si vada presso un processo partecipativo per adottare un piano condiviso per il posizionamento delle antenne in modo da poter adottare la massima cautela per chi è fragile. Ci auguriamo che il Sindaco Gualtieri e i Consiglieri Capitolini accolgano le richieste dei cittadini di Vigne Nuove e che blocchino l’accensione di questo nuovo impianto sito in via S. Tofano 109.” A sottoscrivere e firmare la nota, è direttamente il Presidente del Comitato di Quartieri Vigne Nuove luciano Gagliardi e il Vice Presidente Ivan Albertini.
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Le antenne 5G, dove sono e quali pericoli
La questione, ad ogni modo, non è una novità nel quartiere, dal momento che il problema persiste da qualche tempo e ancora nessun risposta concreta, nell’uno e nell’altra senso, pare sia pervenuta da parte delle Istituzioni capitoline sull’argomento. Intanto la preoccupazione aumenta, perché i giorni e le settimane passano inesorabili e si avvicina il momento della probabile accensione dei dispositivi. Di fatto, secondo quanto dichiarato dallo stesso Ivan Albertini, Presidente del Comitato, il primo dispositivo sarebbe stato installato il 22 del mese di agosto scorso, con l’antenna montata e posizionata in Via Sergio Tofano, 109, su di un condominio privato (edilizia convenzionata). Mentre un secondo sarebbe stato posizioni a distanza di una sola settimana. L’attivazione era prevista a 3-4 mesi di distanza. Dunque, saremmo vicini alla data di accensione, tutt’ora ancora ignota ad ogni modo.
L’inquinamento elettromagnetico e il pericolo per i più fragili
Sempre Ivan Albertini, raggiunto al telefono da Il Corriere della Città, ha detto: ”Anche Paolo Marchionne, Presidente del III Municipio si era opposto in sede di proposta delle installazioni, già il 5 aprile 2022. Ma in quella discussione, non fu presentata neppure una proposta alternativa per un eventuale altro sito. Aumentare le antenne significa aumentare l’inquinamento elettromagnetico, qualcosa che a Roma è già a livelli critici. In più a meno di 100 metri da luoghi altamente sensibili. Nei pressi, infatti, sono presenti una scuola professionale di cucina e un nido municipale. In più, a breve, sarà previsto forse un raddoppio dello stesso nido, e quindi di bambini all’interno. Senza contare i condomini e gli altri residenti, tra cui gli anziani: proprio dove è piazzata l’antenna, nel quadrante di riferimento, ci sono oltre 250 appartamenti e un parco, dove anziani e bambini vanno a trascorrere parte della loro giornata.” Infine, conclude Albertini: Per chiunque voglia supportare l’iniziativa di opposizione e far valere la propria voce su di una questione per quale ci sarebbe anche un regolamento – che vogliono abrogare – è possibile depositare la propria firma nella sede del Comitato, a Largo Fratelli Lumiere 15.”