Secondo i dati solo nel 2018 ha fruttato una cosa come 13 milioni di euro. È il Black Money Scam, ovvero la truffa delle finte banconote. Alcune persone si accreditano come facoltose, per poi proporre al malcapitato un affare ‘miracoloso’. Cercano di vendere un magico solvente capace di trasformare della comune carta in banconote di grosso taglio. Ed è ciò che è successo a un cittadino marocchino di 54 anni, titolare di una lavanderia presso Roma sud. Come racconta Il Messaggero nel 2018 l’uomo è stato contattato da due africani che si spacciavano come funzionari dell’ambasciata del Camerun.
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L’accordo coi carabinieri e l’arresto in flagranza
I due finti funzionari hanno proposto l’acquisto di un liquido miracoloso capace di trasformare la carta in banconote, per la cifra di 25mila euro. Il marocchino, a quel punto, ha finto di voler accettare l’affare e ha dato appuntamento ai due per i giorni successivi. Ma a inganno corrisponde inganno. e il 54enne ha avvertito i carabinieri. D’accordo coi militari, quindi si è recato all’appuntamento coi ciarlatani. È così che i due sono stati arrestati in flagranza di reato. Al processo la parte offesa ha raccontato: “Mi hanno detto di avere un prodotto che faceva soldi“, e avrebbe anche assistito a una dimostrazione. “Mi hanno fatto vedere che da un foglio bianco con questo liquido apparivano 50 euro“.
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La testimonianza dei militari presenti all’operazione
Un carabiniere che ha preso parte all’operazione ha testimoniato: “Avevano posizionato sul banco della lavanderia un borsello di colore nero dal quale stavano estraendo delle bottiglie di plastica contenenti del liquido che sono state poi sequestrate“. E ha poi aggiunto: “Il famoso liquido che, garantivano, fosse in grado di trasformare la carta in banconote, così siamo intervenuti, sequestrando i prodotti, e abbiamo perquisito anche la macchina dove è stato trovato altro materiale simile“. La truffa in questione, come abbiamo detto, si chiama Black Money Scam ed è stata già posta in essere nella Capitale. Nel 2018 è stata sgominata una banda di sei persone che, grazie al trucco, è riuscita ad impossessarsi di enormi cifre di denaro. Uno dei componenti del gruppo, in alcuni casi, si fingeva addirittura un monsignore.